22/08/2013 20:10
«Serie A 82/a, ciak: si gira». È tutto pronto per la nuova stagione, che prenderà il via sabato con i soliti protagonisti, in primis Juve e Napoli, nuovi personaggi come il Sassuolo e le trame appassionanti di sempre. Gli arbitri saranno parte integrante della sceneggiatura su cui incideranno di più i tifosi, visto che con le norme contro il razzismo possono condizionare situazioni e risultati, come sta constatando la Lazio.
Un pizzico di suspense verrà dai ben cinque derby, mentre c'è attesa per le prove di registi nuovi, Garcia e Benitez, o impegnati su nuovi set, come Mazzarri Ogni spettacolo che si rispetti vanta una primadonna e il ruolo calza a pennello alla Juventus, dominatrice da 2 stagioni. A detta dei più, compreso Prandelli, è la naturale favorita per lo scudetto e l'exploit in Supercoppa ha dato nuovi motivi di entusiasmo ai tifosi.
La Juve di Conte vanta la forza di un gruppo vincente che ha i cardini nei vecchi Buffon e Pirlo e nei giovani Vidal e Pogba, a cui si aggiunge un Tevez pronto a dare il suo contributo per scalare la Champions. I bianconeri, che saranno in campo sabato contro la Samp di Rossi, lavoreranno quindi su un doppio obiettivo - insieme con il Napoli e forse il Milan - in una stagione pre-Mondiale che vedrà molti giocatori impegnati anche nelle nazionali. Il Napoli di Benitez punta su Higuain per diventare presto Cavani-indipendente e parte in prima fila come vera alternativa alla Juve: domenica al S.Paolo ci sarà grande entusiasmo per l'esordio con il Bologna.
Il Milan, concentrato sui preliminari di Champions, apre le danze sabato sul campo del neopromosso Verona: con El Shaarawy tornato al gol con il Psv, dopo sei mesi di astinenza, e Balotelli carico i rossoneri hanno i numeri stare al vertice, così come la Fiorentina (lunedì nel posticipo ospita il Catania) che, ceduto Jovetic, appare solida con Gomez, Joaquin e Ambrosini. A bocce ferme, sembrano un gradino sotto Inter, Udinese e le romane. I nerazzurri, con la proprietà in bilico, hanno la grinta di Mazzarri, che però dovrà lavorare molto nonostante l'arrivo di una promessa come Icardi. Il Genoa ospite a San Siro sembra adatto ad un avvio soft, ma i tifosi sanno che potrebbe andare in scena anche un horror.
La Roma di Garcia, ceduti per ora Marquinos e Osvaldo e con Lamela in partenza, è un punto interrogativo anche perchè l'ambiente incide sempre molto sul suo cammino: una vittoria a Livorno all'esordio appare necessaria per non ripetere recenti copioni.
Lazio e Udinese si incontrano subito e per i romani scioccati dalla Supercoppa e con la spada di Damocle della questione razzismo (domani la Corte Figc si esprime sul ricorso contro la curva chiusa) trovare una Udinese stanca dopo l'Europa League potrebbe essere un sollievo. La squadra di Guidolin, con l'eterno Di Natale e il talento Muriel, non va però sottovalutata, specie alla distanza. Cagliari-Atalanta, Parma-Chievo e Torino-Sassuolo chiudono il programma della prima giornata e coinvolgono squadre che si propongono in bilico tra centro e bassa classifica. Anche la lotta per non retrocedere si prospetta avvincente, dato che sulla carta nemmeno le neopromosse sembrano squadre-materasso.
(ANSA)