17/09/2013 14:55
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«Io richiedo come sempre la correttezza del pubblico. Se poi il derby di ritorno non vogliono disputarlo a Roma, questo lo decideranno i tifosi con il loro comportamento». Lo ha detto il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, al termine della riunione del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza, in cui si è parlato anche della sicurezza del derby di campionato Roma-Lazio che si disputerà domenica alle 15. Per l'occasione, il dispositivo di sicurezza, ha spiegato il prefetto, «sarà tarato su quello della finale di Coppa Italia dello scorso maggio. Sono le precauzioni che ci sono quando ci sono gli eventi importanti, e il derby è uno di quelli più importanti della Capitale, quindi ci sarà il dispositivo che l'evento importante richiede». Anche se per ora da parte delle due tifoserie non sembrano esserci particolari avvisaglie: «Non abbiamo segnali particolari - ha detto Pecoraro - mi sembra che entrambe le squadre stiano andando bene, per cui ci sono tutte le condizioni per assistere a un derby tranquillo sotto l'aspetto dell'ordine pubblico». L'auspicio del prefetto è che i tifosi di Roma e Lazio «prendano esempio dal comportamento corretto del pubblico di Sampdoria-Genoa, un derby che è stato perfetto sotto il profilo dell'ordine pubblico, e mi auguro che lo stesso accada domenica». D'altra parte, ha concluso Pecoraro, le due squadre capitoline «aspirano ad andare in Europa, se ci vogliono andare devono comportarsi adeguatamente, altrimenti ognuno prenderà le sue decisioni».
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«Con il prefetto Giuseppe Pecoraro siamo in perfetta sintonia. Mi ha detto settimane fa che questo derby è una prova molto chiara in previsione del ritorno: se avremo una dimostrazione di maturità da parte delle tifoserie si può riaprire un discorso, come è giusto che sia per una città che vuole volare alto, per giocarlo in qualsiasi orario». È il messaggio di Giovanni Malagò, presidente del Coni, alle tifoserie di Roma e Lazio in vista del derby di campionato in programma domenica pomeriggio. «È pazzesco che si abbia il vincolo di non poterlo fare in notturna, ma dobbiamo dimostrare di meritarci questa fiducia», ha aggiunto il n.1 dello sport italiano a margine della presentazione dei Mondiali di ciclismo. «Oggi chiunque alteri questo complesso equilibrio che si è creato, che si chiami tregua, pace o armistizio, è un incosciente e qualcuno che vuole male innanzi tutto alla sua città, poi alla sua tifoseria e allo sport», ha evidenziato Malagò.
(adnkronos)