08/10/2013 11:34
Conoscevo già Gervinho, prima dell'Arsenal e chi come me ha seguito il suo biennio a Londra, notava due stagioni fa come fosse lui uno dei segreti di Van Persie, favorendo l'olandese nelle giocate e nei movimenti offensivi.
Un giocatore come Gervinho in Italia mancava da quando è partito Lavezzi, che si può a questo punto definire il Gervinho del Napoli. Dà profondità, si lancia negli spazi, ha caratteristiche che in pochi possono vantare. Grande intuizione di Rudi Garcia. Facile fare i profeti col senno del poi. Io ho sempre scelto allenatori italiani e non dico ora che ero convinto che l'allenatore della Roma avrebbe fatto così bene, riconosco semplicemente il merito della società che lo ha scelto e riconosco il lavoro di un tecnico che si sta distinguendo tra le altre cose anche per come si è calato in una realtà diversa.
Parlare con me di De Sanctis è come parlare di un familiare. L'ho fatto esordire in B quando aveva diciassette anni, l'ho voluto a Udine e poi l'ho portato a Napoli. E' un leader naturale, fa spogliatoio, ha personalità, e in campo è di una regolarità mostruosa.
L'Atalanta ha vinto un match delicato, fondamentale. A Verona mai l'Atalanta aveva vinto, neanche in Serie B. Merito dell'allenatore, Colantuono, e dei calciatori che manda in campo.