Calcioscommesse, Mauri non si arrende: "Vado al Tnas"

03/10/2013 20:41

 Durante la settimana si allena con i compagni, ma poi la domenica il capitano della Lazio Stefano Mauri è costretto a seguire le partite dalla tribuna per via della rimediata nel processo sportivo al Calcioscommesse. Sperava che la trasferta in Turchia (si gioca oggi Trabzonspor-Lazio) fosse l'ultima che avrebbe saltato, ma dovrà attendere ancora: la Corte di Giustizia della Figc, infatti, ha allungato di 3 mesi lo stop inflitto dalla Commissione Disciplinare lo scorso 2 agosto. E con i 9 mesi sanzionati perderà l'intera stagione, dato che finirà di scontarli il 2 maggio, a ridosso di Lazio-Verona, terzultima partita di campionato.

Ma il centrocampista brianzolo non si arrende e annuncia il ricorso al Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport del Coni. «Confido nel Tnas – scrive sul suo sito internet - per una decisione rapida, che finalmente possa permettermi di tornare in campo a guidare i miei compagni e la mia Lazio». Il campo gli manca e la squadra di Petkovic ha dimostrato più volte di avere bisogno di un calciatore come lui. Ma i suoi legali, Amilcare Buceti e Matteo Melandri, dovranno attendere la pubblicazione delle motivazioni da parte della Corte presieduta da Gerardo Mastrandrea. Probabilmente due settimane: molto meno di quello che ha aspettato il del Toro, Jean Francois Gillet, squalificato lo scorso 27 luglio e venuto a conoscenza dei motivi della sua condanna soltanto il 17 settembre.

Per Mauri i tempi dovrebbero essere più «celeri», non però quanto quelli di che, in quanto tecnico, ebbe le motivazioni soltanto tre giorni dopo. Attendono, ancora, invece gli altri condannati dello scorso 16 agosto. I giudici di secondo grado, che quel giorno sospesero il giudizio nei confronti del laziale disponendo nuove indagini, potrebbero decidere di pubblicare tutte le motivazioni insieme. Poi via all'arbitrato del Tnas, ma il lodo non dovrebbe arrivare prima di dicembre. Se ci sarà qualche sconto, il biancoceleste potrebbe rientrare proprio a fine anno (in tempo per giocarsi sul campo il rinnovo del contratto in scadenza a giugno). Il calciatore spera di chiudere così, almeno nell'ambito della giustizia sportiva, una parentesi iniziata con la prima audizione in procura Figc nell'aprile 2012 e con l'arresto, il mese successivo, disposto dalla procura di Cremona. E di seppellire definitivamente la richiesta del procuratore Federale, Stefano Palazzi, di 4 anni e mezzo di stop per illecito nelle presunte combine di Lazio- e Lecce-Lazio, del maggio 2011. Se l'è cavata con due omesse denunce.

Ma lui si professa innocente e chi lo conosce lo definisce «arrabbiato» e «insoddisfatto». «Dopo il carcere, gli arresti domiciliari, le accuse di illecito sportivo e divieto di scommesse, dopo due gradi davanti alla giustizia sportiva – dice il giocatore -, pago 9 mesi di per il mio rapporto di amicizia con Alessandro Zamperini». Ora la palla passa al Tnas.

(ansa)