04/10/2013 15:55
"Capitan Futuro? Un soprannome che non mi ha mai fatto impazzire dalla prima volta che l'ho sentito. Ormai lo senti anche per strada. Lo mettiamo da parte, è un orgoglio essere il vice capitano della Roma. Hai Totti davanti, sai che puoi essere qualcosa in meno. Pensare che subentrerò a lui quando non ci sarà più non è una cosa piacevole. Per me, per lui e soprattutto per i romanisti. Non è una cosa che vivo con ansia. Nessuno farà la festa dicendo "Evviva, De Rossi è diventato il capitano". Saranno tutto abbastanza dispiaciuti perché la storia, il giocatore più forte della storia della Roma, smetterà di giocare. Non ho questa ansia. Mi vedo riconosciuto dai miei compagni come un giocatore importante come un loro amico, una persona per bene. Anche i tifosi mi vedono come un simbolo di questa squadra e non c'è bisogno di avere una fascia al braccio per essere più felice"
Nel pomeriggio l'emittente satellitare ha mandato in onda un'altro stralcio dell'intervista, in cui De Rossi si pronuncia sul tema del razzismo:
"Il razzismo è una cosa odiosa, ma quanti di quelli che fanno un coro razzista sono veramente razzisti e quanti lo fanno solo per offendere un giocatore, per ignoranza, magari solo per farsi una risata su una cosa che non fa ridere. E' più ignoranza che razzismo vero e proprio. L'ignoranza non finirà mai, così come il razzismo, ma negli stadi credo si tratti proprio di questo"