Garcia è senza paura: "A Milano per vincere"

04/10/2013 22:36

 
ci crede e, alla vigilia della trasferta di Milano, fa chiaramente intendere che la Roma scenderà in campo senza fare calcoli. «Non penso ad un risultato negativo. Sono abituato a pensare positivo così i giocatori vanno in battaglia con lo stesso spirito. Vogliamo continuare la striscia di vittorie – spiega il francese al termine della rifinitura di Trigoria – Noi siamo tranquilli, la squadra è serena e siamo preparati sul piano mentale. Sarà una grande partita, spero anche bella. Che vinca il migliore. Sarà un bel momento da vivere, meglio però con tre punti alla fine. Sarà molto difficile battere l’Inter, ma se vinciamo sarà una cosa grandissima». Non abbastanza comunque per parlare di una Roma da scudetto. «È ancora troppo presto. Le favorite restano e – le parole di al giornale l’Equipe – Qui tutti si entusiasmano subito e parlano di titolo dopo quattro partite. Non è ragionevole, vuol dire ingannare la gente. Il nostro obiettivo è quello di tornare in Europa la prossima stagione».
 
Il termine ‘scudettò non è l’unico ad essere evitato dall’ex Lille. «Se ho vinto la rivoluzione con questo avvio di campionato? Rivoluzione è una parola forte, importante in Francia. Per ora è solo una stagione dove abbiamo iniziato bene» sottolinea , che sorride al paragone con la Francia di Hidalgo, quella del ‘quadrato magicò: «Quella è stata una delle nazionali più belle, però aveva un modulo di gioco un pò differente. Noi siamo solo la Roma».
 
Meglio quindi concentrarsi sull’Inter di Mazzarri, che secondo rumors potrebbe anche modificare l’assetto tattico per affrontare e compagni. «Io non penso che cambierà qualcosa. Le cose vanno bene così per loro – sostiene l’allenatore francese – Durante la partita c’è sempre la possibilità di adattarsi all’avversario, ma all’inizio per me l’Inter giocherà alla stessa maniera di queste prime sei partite».
 
E proprio 24 ore prima della sfida all’Inter ‘indonesianà del futuro socio di maggioranza Erick Thohir, la Roma ha annunciato per il 14 novembre un’amichevole a Giacarta contro una selezione locale. Nessuna controindicazione, almeno al momento, per : «Ho detto alla società che ero favorevole perchè c’è la sosta di 15 giorni per gli impegni delle nazionali. Non sarà un problema quindi partire subito dopo la gara col Sassuolo in casa. Dopo avremo 9-10 giorni per preparare la sfida al Cagliari (sempre all’Olimpico, ndr). Non è un problema, e se serve alla società dobbiamo farlo». Decisamente meno conciliante il punto di vista sulla gara col : «Il risultato con l’Inter non mi farà cambiare idea. Nel calendario è e non viceversa, quindi per me dobbiamo giocare in casa».
 
(ansa)