Tam Tam Ultrà, la Curva della Juventus promette cori

09/10/2013 20:59

 

La motivazione alla base della di San Siro non è piaciuta nemmeno alla 'Gradinata Nord 1893' che, attraverso un altro comunicato hanno sottolineato come «in certi casi l'essere ultras è l'unica cosa che ci accomuna, ma i nostri ideali bastano e avanzano per poter e dover prendere una posizione, che naturalmente è dalla parte di chi subisce decisioni al limite dell'assurdo, siano essi napoletani o milanisti, perchè i fatti di questi giorni vanno oltre i colori: colpiscono noi persone, noi tifosi, al di la dell'appartenenza calcistica». «Stanno distruggendo il nostro mondo, ieri le trasferte, gli striscioni, oggi non siamo più liberi nemmeno di cantare cori e sfottò, che esistono da quando esiste il calcio. Vogliono fermarci, zittirci, ma questo non ci fermerà mai - proseguono i sostenitori del Grifone - Non si può continuare a rimanere ciechi davanti a un'autorevole ed errata interpretazione della legge. Vorremmo chiedere dove sta l'insanità nel prendere in giro l'avversario?»

In rete, poi, in molti tra il serio e il faceto si chiedono quale sia il limite della discriminazione territoriale. Mentre la curva dell'Olimpico (quest'anno chiusa alla prima per cori razzisti) 'snobbà l'appello proprio in prossimità della sfida al , altre tifoserie preferiscono ironizzare. «Roma capitale, Milano succursale è discriminatorio?» la domanda che circola su , dove si fa notare che «parlare di discriminazione territoriale nel paese dei cortili e dei campanili fa davvero ridere». Nel giorno in cui la questione è sbarcata anche alla Camera, inoltre, sono tanti a ricordare che «il Parlamento non è mai stato chiuso per discriminazione territoriale quando la Lega tuonava contro 'Roma Ladronà». In fondo, però, c'è anche chi prova a scherzarci sopra come il meteorologo televisivo Giuliacci: «Ma se dico che domani al Nord è freddo e piovoso e invece al Sud bello e caldo, mi chiudono lo studio per discriminazione territoriale?».

(ANSA)