13/11/2013 20:06
Il giocatore biancoceleste sta scontando una squalifica di 9 per doppia omessa denuncia nel procedimento relativo ai match Lazio-Genoa e Lecce-Lazio del 2011. ''Sono da poco uscite le motivazioni della sentenza di secondo grado, gli avvocati le stanno leggendo e stanno scrivendo le motivazioni del ricorso al Tnas. Saranno pronte in pochi giorni e verranno depositate, aspetteremo l'iter per la formazione del collegio arbitrale e per la sentenza di secondo grado. Siamo fiduciosi, spero di tornare in campo presto per aiutare i miei compagni'', dice Mauri prima di ''ringraziare tutti i tifosi, mi sono sempre stati vicini''. ''C'e' tanta rabbia, non e' facile affrontare una situazione del genere. Ma io sono il capitano della Lazio e devo essere d'esempio per i miei compagni. Quando sono a Formello, devo fare il mio lavoro e devo fare qualcosa di piu' proprio perche' sono il capitano. Non e' facile far finta di nulla, e' difficile dover rimanere fuori mentre i miei compagni giocano. Durante gli allenamenti devo dare una mano, devo dare un esempio. Non e' facile'', ripete.
"Qualche collega mi scrive, mi chiede come vanno le cose e a che punto e' la situazione. Niente di piu''', aggiunge rispondendo alle domande dei tifosi. "È un'annata difficile. Non stiamo giocando particolarmente bene, siamo contratti. La squadra soffre il fatto di dover vincere a tutti i costi, ci servirebbe qualche risultato positivo, anche giocando male. Con qualche risultato favorevole, tutto diventerebbe più semplice", dice Mauri. "È eccessivo parlare di Lazio alla deriva, ma non dobbiamo nasconderci: la squadra non sta giocando come potrebbe fare. Lo scudetto non è la nostra dimensione, ma non siamo nemmeno la formazione che si vede ora. Nelle ultime due partite, tra l'altro, si sono visti segnali incoraggianti", sostiene. "Alcuni giocatori vogliono prendere la squadra per mano e magari finiscono per strafare. È meglio restare uniti e cercare di fare le cose insieme: così il gruppo si compatta sempre di più".
(lazio style radio)