27/11/2013 19:33
L'inchiesta era stata avviata più di un anno fa dopo la denuncia della società sportiva, con riferimento al presunto danno subìto con la combine del derby Bari-Lecce del 15 maggio 2011. Il pm titolare dell'indagine, Ciro Angelillis, non ha tuttavia ritenuto che ci fossero i presupposti per contestare il reato di truffa e quindi ha chiesto l'archiviazione. La As Bari Calcio ha fatto opposizione e la questione sarà discussa il prossimo 30 gennaio dinanzi al gip del tribunale di Bari Roberto Oliveri del Castillo. Per quel presunto derby truccato la Procura ha avviato un parallelo fascicolo per frode sportiva.
Masiello, Carella e Giacobbe hanno patteggiato nell'ottobre 2012 pene fra 22 mesi e 17 mesi di reclusione. Oggi avrebbero dovuto testimoniare dinanzi al Tribunale Monocratico, dove sono imputati con le stesse accuse l'ex presidente del Lecce Pierandrea Semeraro, l'imprenditore Carlo Quarta e Marcello Di Lorenzo, amico di Masiello. Il pm Angelillis ha chiesto un rinvio della loro audizione (presenti oggi in aula solo Carella e Giacobbe) ad un'udienza successiva a quella della possibile archiviazione della truffa. Attendere l'esito di quel procedimento servirà a definirne la condizione di testimoni nel processo per frode. Se il fascicolo per truffa non sarà archiviato, i quattro saranno testi assistiti indagati in procedimento connesso. In caso contrario saranno testimoni puri, obbligati pertanto a rispondere e a dire la verità. L'udienza è stata quindi aggiornata o prossimo 28 febbraio.
(ansa)