13/11/2013 18:46
Un emendamento inserito nella legge di stabilità per risolvere l'annosa questione della normativa sugli stadi e l'impegno per riportare in Italia i Giochi olimpici. La ripresa del Paese passa anche dallo sport, è il messaggio di Enrico Letta. Nella sua prima visita al Coni, lo dice con convinzione guardando a quel 2014 che potrebbe tirare fuori l'Italia dalle sabbie mobili della crisi. Il premier, intervenendo al consiglio nazionale del comitato olimpico, accolto dal presidente Giovanni Malagò, ha sottolineato che «è attorno al vostro mondo che può riprendere la fiducia e ripartire l'economia». Il primo passo tangibile sarà l'inserimento nella nuova 'finanziarià di un emendamento presentato dal governo «con norme fondamentali per risolvere il problema dell'impiantistica sportiva. Un tema complessivamente deficitario». L'auspicio del premier è che il primo gennaio ci sia «un quadro normativo per investimenti e ammodernamenti, con strutture che vanno usate tutti i giorni e senza barriere. La forza del nostro paese è la diffusione della pratica sportiva,e gli impianti ci servono per essere più competitivi in vista degli impegni del futuro».
Lo sguardo è al 2024, e alla candidatura italiana alle Olimpiadi. Un progetto che vede l'impegno del governo. Un'occasione per il premier Letta, la stessa che appena un anno e mezzo fa l'allora presidente del Consiglio Mario Monti aveva invece bocciato. Molto è cambiato da allora e Letta ci tiene a lanciare proprio dalla casa dello sport il sostegno dell'esecutivo: «Sono impegnato in prima persona per portare le Olimpiadi in Italia, un obiettivo da portare avanti, una partita che dobbiamo giocare, un'ambizione alla nostra portata». A fare da volano Cortina 2019, candidata con la svedese Aare per i mondiali di sci alpino: e Letta al Coni è andato anche per parlare con Malagò e Luca Cordero di Montezemolo (presidente onorario del comitato promotore) proprio di questo appuntamento. Perchè non si deve prescindere dalla centralità dello sport. «Siamo qui per lavorare, perchè sento fortissima la responsabilità sulle mie spalle di far fare un salto importante allo sport e all'attività di governo nel suo insieme - ha insistito Letta - La fiducia è la base di tutto, non solo l'indicazione della parola sport, ma la sua centralità in tutte le sue accezioni. Troppo tardi il Paese ha scoperto quanto sia fondamentale e utile per il successo del Paese».
Quanto basta per strappare l'applauso e la commozione, per sua stessa ammissione, di Malagò. In campo, legge stadi e Olimpiadi a parte, anche la volontà di «fare di questa legislatura cominciata zoppicante la legislatura costituente dello sport». Questo grazie al collegamento tra le istituzioni e lo sport, con l'obiettivo di fare «un salto in avanti» con le sinergie auspicate (a rappresentare il governo al Coni anche il ministro della salute Beatrice Lorenzin e quello con delega allo sport Graziano Delrio). Intanto a fare da ponte con l'esecutivo parte il forum 'Destinazione sport' «fatto da alcune personalità che gratuitamente hanno preso l'impegno di aiutare il collegamento tra il mondo dello sport e l'attività di governo che sarà presente nei ministeri fondamentali dello sport, della salute e dell'istruzione. Tutte le persone coinvolte saranno in grado di portare esperienze positive da altri paesi che noi possiamo implementare». Il gruppo di lavoro presieduto dal ct dell'Italvolley maschile, Mauro Berruto, «potrà mettere in campo azioni che il Governo e il Parlamento possono assumere per accelerare e sviluppare tutti questi temi». Subito la legge sugli stadi, strizzando l'occhio al sogno olimpico.