16/11/2013 19:34
Se lo ricorda, lo striscione che gli ultrà le fecero trovare al primo giorno dallenamento? Benvenuto allinferno, cera scritto...
«Me lo ricordo eccome.Lo guardai e provai delusione, amarezza, impotenza. E ricordo che, alluscita, Andrea Moretti, il mio agente, mi fece sdraiare sul sedile posteriore della sua auto per evitare che i tifosi ammassati allesterno mi riconoscessero»
Ai loro occhi, il suo peccato originale consisteva nellessere stato tifoso della Roma da bambino.
«Sono cresciuto a Tor de Cenci, quartiere romanista. Ho cominciato a giocare nella Lodigiani, storico serbatoio giallorosso. La mia prima partita alla Juve lho giocata contro la Roma: alla vigilia mi chiesero quali fossero i giallorossi che preferivo e io feci i nomi di Totti e De Rossi. Dissi la verità, nientaltro»
Se la chiamasse la Roma?
«No. Non accetterei mai»