19/12/2013 21:23
Nel pomeriggio infatti davanti al gip Guido Salvini compariranno i due Mister X arrestati: Francesco Bazzani e Salvatore Spadaro. Quelli che, secondo l'accusa, tiravano le fila delle scommesse illecite grazie alla loro conoscenza di calciatori e dirigenti, anche nella Seria A, e che per il loro interessamento incassavano anche 600-700mila euro: cifra comprensiva della loro provvigione e del denaro che serviva per corrompere i calciatori. Bazzani, detto Civ, nella ricostruzione delle indagini si sarebbe occupato dei calciatori; Spadaro dei dirigenti, almeno così sosteneva con l'agente di scommesse Fabio Quadri diventato suo 'factotum' negli ultimi anni e anch'egli tra gli arrestati nell'ultimo blitz. È ai 13 sms inviati da Bazzani e rivelatisi pericolosi, a cui non ha mai risposto, che Ringhio Gattuso deve la sua iscrizione nel Registro degli indagati della Procura di Cremona. Sms spesso inviati, nella ricostruzione degli investigatori, in occasione di partite che vedevano impegnati il Milan o la Lazio di Cristian Brocchi, con il quale Bazzani di contatti ne ha avuto 110. «Contatti per i biglietti delle partite, ogni volta mi servono sei, otto o 10 biglietti», ha già fatto sapere Brocchi che si dice «sereno». «Sono arrabbiato e offeso: non voglio macchie sulla mia carriera - si è invece difeso con la stampa Gattuso - Non ho mai scommesso e non so neanche come si trucca una partita: non saprei da dove cominciare. Se venisse dimostrato che ho truccato una partita sono disposto ad andare in piazza, so di dire una cosa forte, e ammazzarmi».
Gattuso e Brocchi però, sono solo due tra i calciatori con cui il Civ aveva rapporti: tra i suoi contatti, anche il capitano della Lazio Stefano Mauri, che veniva chiamato con una scheda che era ritenuta 'dedicatà a una sua amica. Con la squadra romana, secondo il gip Salvini, Bazzani dimostra di avere «rapporti privilegiati». C'è poi il secondo Mister X, Salvatore Spadaro, il 'vecchiò come lo chiamano nelle intercettazioni. Colui che, a detta del suo factotum Quadri, «lavorava coi dirigenti», e «aveva le spalle coperte dal capo»: presumibilmente il Civ di cui il 'vecchiò costituiva un alter ego. Sullo sfondo la figura del finanziatore delle scommesse: Qui Wang, cinese, indagato ma non arrestato. Wang, che si fa chiamare 'Massimò, è titolare di una lavanderia a Milano e quando è stato perquisito gli hanno trovato un lungo elenco di partite, riportato in italiano, e una serie di scritte in cinese sulla sua agenda. Anche questa potrebbe portare nuovi elementi, una volta analizzata.
(ansa)