07/12/2013 17:18
«Siamo pronti, la squadra sta bene, siamo imbattuti e giocheremo in casa davanti a quasi 50 mila spettatori - sottolinea Garcia - Siamo una squadra forte e vogliamo dare il massimo per i nostri tifosi, per renderli orgogliosi e fieri. Faremo di tutto per prendere i 3 punti». Senza pensare troppo alla marcia della Juventus. «Se temo una fuga dei bianconeri? Non mi interessano i risultati degli altri, ma solo quello che fa la Roma. Quando vinciamo andiamo avanti, ed è quello che vogliamo - assicura l'allenatore francese - Non ho nulla da dire sulla Juve, mi preoccupo di una squadra solo quando arriva lo scontro diretto ma è ancora lontano (a Torino il 6 gennaio, ndr)». Meglio quindi concentrarsi sulla sfida alla formazione di Montella.
«Sulla carta Roma e Fiorentina sono due squadre che giocano bene, che hanno la capacità di segnare, ma il calcio è strano e può uscire anche un brutto 0-0 - ricorda Garcia - Noi dobbiamo ritrovare la nostra efficacia sotto porta, se ci riusciremo torneremo a realizzare più gol e a vincere». Un successo, d'altronde, è quello che si augura anche James Pallotta, presente sugli spalti dell'Olimpico. Il presidente della Roma ha trascorso la giornata a Trigoria e, durante la conferenza stampa, ha dato vita a un curioso siparietto con Garcia stuzzicandolo sul suo modo di vivere le gare in panchina (il francese è stato già espulso in due occasioni).
«Buongiorno, James Pallotta da Boston. Ha intenzione di restare in piedi tutta la partita sulla linea di bordocampo?» la domanda del businessman mimetizzato tra i giornalisti. Garcia ha incassato sorridendo, per poi rispondere: «Non c'è una domanda sui cinesi, sullo stadio? Visto che qui c'è il presidente che è il vostro interlocutore... Grazie, James...». In effetti, lunedì Pallotta vedrà sia il sindaco Marino in Campidoglio per discutere del nuovo impianto di proprietà sia il socio UniCredit per affrontare il tema legato al possibile ingresso nella Roma di un nuovo partner (l'identikit è quello del colosso cinese 'Hna Group' di Chen Feng).
(ANSA)