27/03/2014 18:00
«Lo stadio della Roma? No, non l'ho visto. Quando sara' fatto lo stadio della Lazio? Quando sara' fatto quello della squadra concittadina. Quando lo fanno gli altri lo faro' pure io. Rimaniamo un passo indietro rispetto alla Roma? Mica c'e' una corsa a chi arriva primo». Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, a margine del convegno «Etica, sport, deontologia. Profili mediatici, economici e formativi» in corso all'università Lumsa di Roma, glissa così a chi gli domanda un commento sul progetto dello stadio della società giallorossa presentato ieri in Campidoglio.
Il patron preferisce invece parlare della recente legge sull'impiantistica. «Va bene per quella di base ma non per gli stadi di grandi investimenti da 200-300 milioni - rileva il numero uno biancoceleste -. Questa legge non consente di poterli realizzare perchè prevede l'equilibrio economico finanziario sia per la realizzazione che per la gestione». Alla questione stadi si collega anche quella della spalmatura dei calendari. «Stiamo mettendo mano a cambiare tutto il formato del campionato- assicura Lotito -: è l'unico sistema per evitare le partite infrasettimanali con un grave aggravio dei costi, dei rischi infortuni e di scarsa competitività».
«Chi gestisce questo sistema si rende conto che tra stage nazionale, partite infrasettimanali e coppe è tecnicamente impossibile - aggiunge -. Ciò va a deperimento della qualità dello spettacolo, della resa del giocatore, e crea nocumento di carattere economico perchè bisogna avere delle rose extralarge». Lotito prosegue poi nell'analisi del calcio italiano: «Abbiamo un problema nei ricavi economici - conclude - dobbiamo riequilibrare il sistema come avviene in Inghilterra. Non siamo schiavi delle tv ma per massimizzare i ricavi si cerca di sfruttare al massimo le prestazioni, e avere così un ritorno economico».
(ansa)
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A margine del convegno «Etica, sport, deontologia. Profili mediatici, economici e formativi» in corso all'università Lumsa di Roma, il patron è stato contestato da un tifoso che ha cercato più volte di interrompere la sua intervista. «'Devi liberare la Lazio... sei qui a parlare di etica...», le parole del supporter. Lotito, dopo aver chiesto alla sua scorta di identificare il ragazzo che esponeva il cartello 'Libera la Laziò alle sue spalle, si è limitato a dire: «È difficile vivere in questo Paese».
Il presidente poi ha ripreso la sua intervista. «Non è che i giocatori non vogliono venire alla Lazio, ma se ne vogliono andare, non per il rapporto difficile con la società - ha spiegato -. Qualcuno mi ha detto 'presidè, non mi diverto piu». Per loro vivere in un contesto di questo tipo crea dei problemi. Se questi atteggiamenti sono di tifosi che vogliono bene alla Lazio, fate le vostre considerazioni».
(ansa)