08/04/2014 00:31
La sicurezza e' l'unica condizione senza la quale sara' impossibile riportare la gente a vedere le partire di calcio, soprattutto i bambini, "ma di troppa sicurezza lo stadio muore": dopo tre mesi di lavoro, Viminale e mondo del calcio arrivano, insieme, alla conclusione che l'unica soluzione per uscire dall'impasse in cui si era finiti dopo la morte dell'ispettore Raciti fosse di mettersi seriamente attorno ad un tavolo per rivedere tutta la normativa sulle manifestazioni sportive.
Un lavoro che e' stato presentato oggi e che, seppur non cancellando del tutto quello che in questi anni e' stato lo strumento che ha creato piu' frizioni - vale a dire la Tessera del tifoso - introduce una serie di novita' importanti che partiranno, in via sperimentale, a partire dalla prossima stagione. Prima tra tutte quella riguardante la riorganizzazione degli stadi italiani, per creare settori piu' piccoli e rendere cosi' piu' facilmente identificabili i tifosi che urlano cori razzisti, innalzano striscioni vietati, compiono atti di violenza. Le nuove misure prevedono infatti che i settori degli stadi non possano superare le 10mila persone e la divisione tra i vari spazi deve essere ben netta. "Alla suddivisione interna di un settore in piu' sottosettori - si legge nella nuova normativa - deve essere realizzata in maniera tale da consentire un adeguato impiego di steward, l'eventuale intervento delle forze di polizia e un'attivita' degli incaricati della procura federale tale da riconoscere il sotto settore dal quale provengono attivita' sanzionabili ai fini della giustizia sportiva".
Ma le novita' riguardano anche la vendita dei biglietti, che saranno acquistabili on line, tramite smartphone, tablet o fidelity card, anche pochi minuti prima della partita. Vi saranno inoltre agevolazioni per minori di 14 anni o over 60, benefit per le famiglie, possibilita' di invitare due amici se si e' abbonati, maggiore facilita' per seguire la propria squadra in trasferta, possibilita' anche per i tifosi ospiti di acquistare i biglietti anche il giorno della gara, eccezion fatta per le partite considerate dal Viminale a rischio massimo.
Un passo avanti verso le societa' alle quali pero' il ministero dell'Interno chiede una maggiore "responsabilizzazione" che deve tradursi in una migliore formazione degli steward, in una riqualificazione degli impianti, in provvedimenti di sospensione o revoca delle tessere di fidelizzazione a quei tifosi che si rendono responsabili di violenza o razzismo e, appunto, la riorganizzazione dei settori. "Dobbiamo garantire la sicurezza in tutti gli stadi e far si che questa non diventi un freno e un limite alla partecipazione popolare, perche' di troppa sicurezza lo stadio muore - sintetizza il ministro dell'Interno Angelino Alfano -. Abbassare tutte le protezioni avrebbe voluto dire agli scalmanati e alla gentaglia 'prego, accomodatevi' ed invece, con queste norme, abbiamo trovato il giusto equilibrio, perche' la sicurezza e' un punto fondamentale per far si' che nasca l'affezione tra i tifosi veri". Le misure, ribadisce il capo della Polizia Alessandro Pansa, consentiranno di mantenere da un lato una "linea di rigore e di fermezza contro chi non ama il calcio" e, dall'altro, di "accogliere a braccia aperte" chi, invece, "il calcio lo ama". Soddisfatto il mondo del calcio. "E' una bellissima notizia per lo sport e per il Paese - dice il presidente del Coni Giovanni Malago' - siamo di fronte a un cambio culturale: non si pensa piu' alla tessera del tifoso per vietare, ma per favorire. Non la chiamerei piu' tessera del tifoso, ma tessera dello sportivo". Per il presidente della Figc Giancarlo Abete "sono stati fatti passi importanti per migliorare la fruizione dello stadio. Ci si e' mossi su aree che rispondono alle esigenze reali".
(ansa)