Lazio, sfogo di Reja: "Basta fischi. Ma de che stamo a parlà? Con me dall'inizio eravamo in Europa"

09/05/2014 20:13

È la vigilia di Inter-Lazio, in cui giocarsi le ultime speranze di approdare in Europa League, ma Edy Reja non ce la fa a non esternare la sua insofferenza. Di uomo della società, bersagliato ogni domenica dai pochi tifosi che vanno ancora all'Olimpico, e di tecnico in bilico, secondo la stampa, nonostante abbia un altro anno di contratto. «Da quando sono arrivato ho fatto 33 punti, con un campionato intero sarebbe stata Europa League - rileva il goriziano -. Sento sempre chiacchiere, di un possibile cambio di allenatore, quando ho un contratto. C'è ancora una minima percentuale per l'Europa e cerchiamo di giocarcela nonostante le difficoltà».

Ne ha per tutti: per la stampa, ma anche per i tifosi. «Ogni giorno sento critiche - aggiunge -. Ma io qui ho fatto bene anche in passato: il primo anno sono arrivato e ci siamo salvati. L'anno dopo quarto insieme all'Udinese, e poi ancora quarti, abbiamo messo dietro squadre come la e due volte la Roma. Non so cosa si pretende. Mi dispiace che non ci sia un riconoscimento, non tanto per me ma per i giocatori e i collaboratori. L'ambiente non è particolarmente facile, ma stiamo anche facendo risultati importanti».

Reja è un fiume in piena: «Non si può lavorare in questa maniera, allo stadio quando viene fatto il mio nome vengo fischiato. Ma perchè? Ma 'de che stamo a parlà?». Il suo futuro lo immagina comunque ancora in panchina, e ancora alla Lazio. «Ho il consenso di squadra, dirigenti e collaboratori - si consola -. Io direttore tecnico? Ho sempre fatto l'allenatore e mi sento ancora in condizione di poter dare qualcosa, vedete i miei risultati negli ultimi 10 anni. Il presidente poi è presidente e non dipende da me. A fine campionato trarrà le sue conclusioni, poi da lì ci vedremo e programmeremo il futuro».

Con questo spirito e senza diversi infortunati (gli ultimi Konko e Radu) e lo squalificato Lulic, che lo costringeranno a passare al 3-5-2 (con Klose in attacco), è partito alla volta di Milano. Di fronte troverà l'Inter di Mazzarri. «L'Europa non dipende più solo da noi - riconosce Reja - ma andiamo lì per battagliare. Loro hanno iniziato fortissimo, poi ha avuto un calo così come tutte le squadre che sono in fase di ricostruzione. La vera Inter si vedrà nel prossimo anno». Ritroverà Hernanes: «Quello che ha fatto per la Lazio lo sapete tutti, ma non posso dire se con lui raggiungevo l'Europa». Meglio non pensarci