06/05/2014 21:49
Una settimana esatta per trovare un accordo e scrivere la parola fine sulla querelle legata alla permanenza a Roma di Miralem Pjanic, prossimo a raggiungere la Bosnia in vista del Mondiale. Con lo sbarco nella Capitale di James Pallotta, atteso per venerdì, entra nel vivo la trattativa per il rinnovo del centrocampista il cui contratto è in scadenza nel 2015.
Il presidente, che sul tavolo di Trigoria troverà anche il dossier sul progetto cantierabile del nuovo stadio da presentare lunedì in Comune, domenica sera sarà poi all'Olimpico per assistere all'ultimo impegno casalingo della squadra di Garcia (in odore di rinnovo, biennale fino al 2017 a circa 2,5 milioni a stagione). Avversaria di Totti e compagni sarà la Juventus, fresca di festa scudetto ma comunque in cerca di punti per provare a raggiungere l'incredibile quota dei 100 punti in classifica.
In casa Roma, dove tornerà a disposizione Destro dopo la lunga squalifica, l'obiettivo è invece riscattare il blackout di Catania che non è per nulla piaciuto a Garcia (tanto che il tecnico francese ieri si è fatto sentire negli spogliatoti del centro sportivo romanista) e regalare un successo per chiudere in bellezza davanti al proprio pubblico.
I tifosi della Roma, dopo aver dimostrato il loro attaccamento alla squadra - già rinnovati 20 mila abbonamenti, con la Curva Sud a un passo dal tutto esaurito (evento che lo scorso anno si era registrato ad ottobre) - si aspettano una reazione contro la squadra di Conte, e soprattutto novità sul rinnovo di Pjanic. Il giocatore a metà della settimana prossima (15 maggio) dovrebbe raggiungere la propria nazionale a Sarajevo dopo la convocazione del ct Susic, ma prima di lasciarlo partire la Roma vorrebbe chiudere la questione contratto.
Garcia si è apertamente schierato per la sua conferma, adesso starà a Pallotta decidere se accontentare o meno le richieste economiche dell'entourage del bosniaco. I dirigenti, infatti, sanno bene che il sostanziale ritocco verso l'alto dell'ingaggio di Pjanic (4 milioni a stagione) oltre a non far bene alle casse di Trigoria, produrrà un effetto domino sul resto dello spogliatoio. In molti, infatti, col via libera all'aumento per il bosniaco, busseranno per chiedere un trattamento simile. Ecco dunque che l'unico a poter prendere una decisione sarà anche l'unico che alla fine metterà i soldi, ovvero il presidente.
(ansa)