Scontri Coppa Italia, lo zio di Ciro Esposito: "Le ricostruzioni del Questore di Roma sono false, si dimetta"

07/05/2014 21:21

Obiettivo: «Smontare la macchina del fango lanciata contro di noi»Vincenzo Esposito, zio di Ciro, il giovane napoletano ferito da un colpo di pistola negli scontri prima di -, tiene una conferenza stampa e attacca frontalmente «le false ricostruzioni del di Roma», del quale chiede le dimissioni.

«In un Paese civile - afferma - sarebbe già stato rimosso». Esposito incontra i media in un locale della Galleria Principe, occupato dagli attivisti del Centro sociale «Insurgencia». Abbiamo testimoni oculari dell' accaduto, dice. «A sparare - aggiunge riferendo il racconto dei testimoni - sono stati in due e gli ultrà romanisti erano almeno 5-6. Hanno aspettato che gli ultrà del fossero passati e poi hanno attaccato un pullman di napoletani sul quale c'erano donne e bambini. Ciro li ha difesi, ecco perchè è stato colpito».

Il racconto dell' accaduto sarebbe stato fatto ai familiari di Ciro Esposito da un ultrà del , («che non ha parlato e non parlerà con la polizia», precisa Vincenzo Esposito) e da una donna che, invece, è stata ascoltata dalla Digos di Roma. «Non è vero che Ciro sia sceso da un pullman per affrontare i romanisti. Lui è arrivato in auto con degli amici. Ci sono foto che lo testimoniano».

Sulla circostanza relativa all'esistenza di una seconda pistola che avrebbe fatto fuoco contro i tifosi del , la Procura di Roma e la Polizia hanno già affermato che non vi è alcun riscontro. Vincenzo Esposito, 58 anni, militante di sinistra dichiarato, ex segretario regionale della Fiom-Cgil, accusa l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno. «Ha protetto Daniele , che si candidò in una lista che lo sosteneva, gli hanno affidato la gestione di una struttura sportiva, di una discoteca della Roma-bene». Ringraziamenti, invece, per il sindaco di De Magistris. «Ci ha chiamato per esprimerci solidarietà». «La battaglia che facciamo - annuncia - va oltre Ciro, è una battaglia di verità, in difesa della dignità di tutti quelli che abitano a Scampia». E sabato parteciperà a una manifestazione del Centro sociale «Insurgencia» convocata a Piazza Dante.

Intanto annuncia che il nipote sarà difeso «da un pool di avvocati penalisti, che si sono offerti gratuitamente», mentre sul piano civilistico sarà patrocinato dall' avvocato Angelo Pisani, presidente della Municipalità di Scampia. Critiche ai mass-media. «Hanno spostato tutta l'attenzione su 'Genny à carognà invece che sulla sparatoria. Ma io lo ringrazio. È stato lui a soccorrere per primo Ciro, e a chiamare la polizia, che ha fatto intervenire l'ambulanza». E la maglietta per 'Speziale liberò? «Sono un garantista. Chiedere la revisione di un processo è un diritto»