01/06/2014 20:04
Alla vigilia della coppa del Mondo in Brasile è bufera sulla Fifa che dovrà rispondere del sospetto di corruzione per la controversa decisione di aver attribuito i Mondiali di Calcio del 2022 al Qatar. Il quotidiano inglese ha ottenuto migliaia di documenti riservati - e-mail, lettere e trasferimenti bancari - che proverebbero che un ex dirigente della Fifa, Mohammed Bin Hammam, all'epoca membro per il Qatar, avrebbe pagato 5 milioni di dollari (3,7 milioni di euro) ai responsabili di calcio africani per comprare la designazione, dirigenti che, pur non avendo diritto di voto, avrebbero influito sul risultato.
Ben Hammam, di origine qatariota e anche ex presidente della Commissione Asiatica di Calcio tra il 2002 e il 2011, si dimise anche dalla Fifa nel 2012 poco dopo esser stato messo al bando a vita dagli organi di governo del calcio per il sospetto di corruzione. I sospetti non sono nuovi tanto che la Fifa sta già indagando sulle due votazioni che in contemporanea, nel 2012, assegnarono i Mondiali del 2022 al Qatar e alla Russia, per il 2018. La conclusione dell'inchiesta affidata allo statunitense, Michael Garcia, è attesa per la fine dell'anno. Garcia dovrebbe incontrare proprio domani in Oman i responsabili del comitato organizzatore di Doha; ma non è escluso adesso che, alla luce delle rivelazione del Times, l'incontro sarà rinviato.
Il materiale, ottenuto dopo l'analisi di un data base elettronico, secondo quanto rivelato dalla stampa d'Oltremanica proverebbe l'esistenza di dieci fondi controllati dalla Kemco, l'azienda di costruzioni del milionario qatariota, dai quali risulterebbero un miriade di pagamenti, e anche transazioni cash fino a 200mila dollari, verso i conti bancari dei presidenti di 30 associazioni di footbal africane. L'ex dirigente Fifa avrebbe organizzato anche banchetti e ricevimenti per 'convincere' i suoi interlocutori. Secondo il quotdiano londinese, Ben Hammam versò anche 1,6 milioni di dollari, mesi prima della votazione, nei conti bancari controllati da un altro ex dirigente della Fifa, Jack Warner, membro del comitato per Trinidad e Tobago. Warner è stato uno delle 22 persone che nel 2010 decisero per i Mondiali in Russia e in Qatar, votazioni che si tennero insieme; e nel 2011 è anche lui si è dimesso.
(sunday times)
Jim Boyce, attuale vice-presidente della Fifa, ha affermato alla radio britannica che la questione è oggetto di un'inchiesta da parte della massima organizzazione calcistica mondiale, diretta da Michael Garcia: "Non avrei problemi se la commissione d'inchiesta raccomandasse una nuova votazione. Se Garcia dovesse riportare che qualcosa di sbagliato è successo in occasione delle votazioni per il 2022, allora si tratterebbe di qualcosa da considerare molto seriamente. Il comitato esecutivo FIFA supporta appieno il lavoro di Garcia, gli sarà concesso di parlare con chiunque al mondo per completare il suo compito. Tutte le prove dovranno essere portate alla sua attenzione, dopodiché aspetteremo un resoconto delle sue indagini".
(bbc radio 5)