Scontri Coppa Italia, morto Ciro Esposito. La famiglia: "Chiediamo giustizia, non vendetta". De Laurentiis: "Ora il calcio deve riflettere". De Magistris: "Lutto cittadino"

25/06/2014 10:06

Ciro Esposito ieri era stato definito "clinicamente morto". Solo un miracolo poteva salvarlo, dicevano dottori e familiari. Purtroppo il miracolo non c'è stato e Ciro Esposito si è spento nella mattinata odierna per un'insufficienza multiorganica. Il tifoso era stato ferito da colpi d'arma da fuoco in occasione del match - di Coppa Italia.

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14.51 -  "Mio nipote ha riconosciuto, in un momento di lucidita', Daniele . Ciro gli era andato incontro per bloccarlo. , ha raccontato mio nipote, buttava bombe carta contro il pullman dei tifosi pieno di donne e bambini. Non si era accorto che fosse armato: poi quello gli ha sparato. Dopo una piccola colluttazione, e' caduto a terra e ha continuato a sparare, ferendo anche altri ragazzi oltre a Ciro. Poteva essere una strage". Cosi' Pino Esposito, zio di Ciro, in un'intervista a "Servizio Pubblico", ha rivelato sugli scontri di Roma del 3 maggio scorso nuovi particolari, adesso al vaglio degli inquirenti. "Daniele - ha proseguito Pino Esposito - non era il solo a sparare contro il pullman dei tifosi napoletani: con lui c'erano altre persone con i caschi"

(la 7)

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14.49 - "E' una notizia devastante, perche' come medico, sindaco e uomo non e' accettabile. L'idea che una persona possa giungere in una citta' per partecipare a una serata di gioia e tutto questo si concluda con violenza, addirittura una sparatoria, e' inaccettabile. Una giovane vita spezzata mi lascia senza parole". Lo ha detto il sindaco di Roma, Ignazio Marino, a margine di un evento della Cna, commentando la morte di Ciro Esposito, il giovane tifoso del , ferito con colpi di pistola la sera della finale di Coppa Italia. "Personalmente questi sono i sentimenti che provo - ha aggiunto -. Porto tutta la vicinanza mia e della citta' e a nome di Roma chiedero' alla famiglia se possiamo, con un gesto simbolico, partecipare a questo momento, facendoci carico delle spese del trasporto della salma di Ciro nel luogo che la famiglia indichera', se lo ritiene un gesto gradito".

"Ringrazio la famiglia perche' ho letto le parole sagge con cui la mamma, amici e familiari hanno affrontato in queste ultime ore l'agonia finale di Ciro" continua Marino, rispondendo a chi gli chiedeva se temesse possibili reazioni del tifo violento dopo la morte di Ciro Esposito. "Hanno detto con molta chiarezza che auspicano che vengano puniti e individuati i colpevoli ma che tutti si tengano lontano dalla violenza - ha aggiunto -. Avendo conosciuto di persona il dolore di una morte in ospedale per lavoro, so che in quelle situazioni si e' cosi' sconvolti che e' difficile mantenere la lucidita' e la saggezza e li ringrazio".

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14.34 - Messaggi di cordoglio per la scomparsa di Ciro Esposito arrivano anche da Federcalcio e Lega Serie A. Questo il messaggio della FIGC: "La FIGC e la Nazionale italiana esprimono il loro profondo cordoglio e la vicinanza ai familiari di Ciro Esposito, il tifoso del scomparso oggi a Roma a causa delle ferite riportate il 3 maggio scorso prima dell’inizio della finale di Coppa Italia tra e ". "La Lega Serie A esprime il più profondo cordoglio per la scomparsa di Ciro Esposito, il giovane tifoso del ferito in occasione della finale di Coppa Italia dello scorso 3 maggio. Siamo vicini alla famiglia di Ciro, alla quale inviamo le nostre più sentite condoglianze", è invece il messaggio della Lega.

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14.10 -  "Ora il presidente del Consiglio deve dimostrare la serietà dello Stato e quindi mandare a casa il di Roma e in galera chi ha sparato". Cosi Vincenzo Esposito,zio di Ciro, si è espresso ieri sera ai microfoni dell'emittente locale partenopea. "Scritte contro Ciro nella Capitale? Difendiamo l’onore di mio nipote, un lavoratore. Un cretino ci può stare, è a Roma come in ogni à, ma la cosa grave sta nel fatto di non aver preso le distanze da questi comportamenti.  Manteniamo la tranquillità perché siamo persone per bene. Ho apprezzato le parole di , ma mi sarei aspettato solidarietà da , dal sindaco di Roma, dal . Ciro è vittima della violenza e bisognava prendere le distanze dai carnefici. C’è stata una pistola che ha sparato, ma le anche le pecche dell’ordine pubblico sono sotto gli occhi di tutti”.

(piuenne)

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14.08"Il silenzio delle istituzioni e' imbarazzante e colpevole. Ciro Esposito non vuole lotte tra tifosi e citta'. L'Italia oggi si deve fermare. E' un giorno di lutto nazionale e aspetto le condoglianze di Napolitano che deve consegnare la medaglia al valore civile a Ciro Esposito, il quale e' morto per aver difeso donne e bambini che chiedevano aiuto". Queste le parole dell'avvocato Angelo Pisani, uno dei legali della famiglia Esposito. "Per la famiglia di Ciro la tragedia e' solo all'inizio: lo Stato deve dare delle risposte, perche' nulla e' ancora chiaro. Lo Stato si e' dimostrato incapace nell'organizzazione della partita. Stiamo organizzando la camera ardente a Scampia per dare la possibilita' a tutti i napoletani di salutare per l'ultima volta Ciro Esposito. Mi piace ripetere l'appello alla non violenza: la famiglia Esposito non chiede vendetta, ma solo giustizia. Lo Stato dovra' pagare una cifra ingente ma non c'e' denaro che ridara' Ciro ai suoi cari", ha aggiunto l'avvocato Pisani. "Il Sindaco di non doveva aspettare la morte di Ciro per indire la conferenza stampa con i giornalisti. Doveva dare subito forza e assistenza alla famiglia che per piu' di 50 giorni ha vissuto su di un muretto. Che il Sindaco oggi faccia la passerella, come si dice in gergo, e' ingiustificabile. Oltretutto si circonda di gente che non e' nemmeno di . Si pensa troppo all'immagine e poi nei momenti delicati in cui bisogna sporcarsi le mani le istituzioni non le troviamo mai", ha proseguito Pisani.

(radio crc)

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13.20 - «La morte di Ciro Esposito ci spezza il cuore. In questo giorno di lutto la Società Sportiva Lazio è vicina alla famiglia e ai suoi cari, cui va tutta la nostra vicinanza». Lo scrive in una nota il presidente biancoceleste, Claudio Lotito, commentando la morte del giovane tifoso napoletano. «Dopo l'ennesimo dramma consumato in occasione di un evento sportivo - aggiunge il patron -, è altrettanto opportuno che le forze politiche ed istituzionali s'incarichino ora di elaborare un pacchetto di misure affinchè gli stadi tornino ad essere luoghi sicuri e di partecipazione positiva, lontani anni luce dai messaggi di odio e di vendetta,da cui la stessa famiglia di Ciro ha preso nettamente le distanze».

(ansa)

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12.13 - «La morte di Ciro Esposito è qualcosa di drammatico, ingiustificabile, terribile. Un giovane non può perdere la vita mentre s'incammina verso lo stadio per vedere la sua squadra. Non ha senso. Questo non dovrà succedere mai più, mai». La scrive sul suo sito internet l'allenatore del Rafa Benitez, commentando la morte del giovane tifoso napoletano.

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10.25 - “Alle 6 di questa mattina dopo un calvario durato 50 giorni si è’ spento il nostro Ciro, un eroe civile. Quel maledetto 3 maggio il nostro Ciro é intervenuto in via Tor di Quinto a Roma per salvare i passeggeri del pullman delle famiglie dei tifosi del calcio. Il nostro Ciro ha sentito le urla di paura dei bambini che insieme alle loro famiglie volevano vedere una partita di calcio; é morto per salvare gli altri. Chiediamo alle istituzioni di fare la loro parte”. Comincia così l’appello della Famiglia Esposito per chiedere giustizia per Ciro.

Daniele  (l’uomo che secondo l’accusa avrebbe aperto il fuoco contro il tifoso napoletano, ndr) non era solo. Vogliamo che vengano individuati e consegnati alla giustizia i suoi complici. Vogliamo che chi – ribadiscono – nella gestione dell’ordine pubblico, ha sbagliato paghi. Innanzitutto il che non ha tutelato l’incolumità dei tifosi napoletani. Chiediamo al presidente del Consiglio di accertare le eventualità responsabilità politiche di quanto accaduto – continua la nota diramata dalla famiglia – nessuno può restituirci Ciro ma in nome suo chiediamo giustizia e non vendetta. Oggi non è gradita la presenza delle istituzioni che si sono nascoste in questi 50 giorni di dolore”.

(ilfattoquotidiano.it)

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10.24 - La Lega Serie A esprime con una nota «il più profondo cordoglio per la scomparsa di Ciro Esposito, il giovane tifoso del ferito in occasione della finale di Coppa Italia dello scorso 3 maggio».

«Siamo vicini alla famiglia di Ciro, alla quale inviamo le nostre più sentite condoglianze», prosegue la Lega ricordando il tifoso partenopeo, morto oggi al Policlinico Gemelli di Roma, ferito da colpi di arma da fuoco lo scorso 3 maggio in occasione della finale di Coppa Italia tra e .

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"Ciro e' morto e a proclamiamo il lutto cittadino. Per Ciro, per i familiari, per il nostro popolo. Per dire no al binomio calcio-violenza". Cosi' il sindaco di , Luigi de Magistris, su

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8.40 - La Roma pubblica una nota sul proprio sito internet:

"AS Roma si rammarica per la tragica scomparsa di Ciro Esposito e si stringe ai suoi familiari. Il club rinnova il proprio sconcerto di fronte al verificarsi di episodi così drammatici in concomitanza di eventi sportivi e auspica che tali tragedie non debbano mai ripetersi"

(asroma.it)

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8.30 - Il , tramite il proprio profilo e attraverso la figura del presidente De Laurentiis, ha voluto esprimere la propria solidarietà alla famiglia di Esposito: "Ciro era un nostro tifoso che voleva passare una serata di gioia tifando per la propria squadra. Questa tragedia deve far riflettere tutto il mondo del calcio e delle istituzioni che collaborano con esso. Esprimo ai genitori ed a tutta la sua famiglia le mie più sentite condoglianze unitamente a tutto il Calcio "

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8.30 - Ciro Esposito, il giovane tifoso del ferito a Roma prima della finale di Coppa Italia, è morto alle prime ore di questa mattina nel reparto di Rianimazione del Policlinico Gemelli, dove era ricoverato. Le sue condizioni si erano improvvisamente aggravate ieri, dopo svariati interventi chirurgici che avevano fatto sperare in un miglioramento. Cosciente quasi fino all'ultimo, era entrato in coma irreversibile. Esposito è morto "per insufficienza multiorganica non rispondente alle terapie mediche e di supporto alle funzioni vitali", ha precisato Massimo Antonelli, direttore del Centro rianimazione del Gemelli, che ha anche espresso, nome di tutto il reparto "profondo cordoglio e vicinanza ai genitori di Ciro in questo momento di dolore per la perdita del proprio figlio".

 

(ansa)