Figc, ora la settimana cruciale. La Serie A si divide su Tavecchio

02/08/2014 21:46

Un week-end di tregua apparente tra chi mantiene le posizioni, chi si defila e chi medita, in attesa di una settimana che sara' decisiva sulla strada che portera' all'elezione del nuovo presidente della Federcalcio. A nove giorni dall'11 agosto, data dell'assemblea elettiva della Figc, continua il rimescolamento delle carte fra sostenitori e oppositori di Carlo Tavecchio, il grande favorito alla poltrona del dimissionario Giancarlo Abete, catapultato sulla graticola mediatica dall'ormai arcinota frase a sfondo razzista sui calciatori neri "mangiatori di banane". Dall'altra parte della barricata, sostenuto da allenatori e calciatori e da parte di coloro che hanno preso le distanze dal numero uno della Lega Nazionale Dilettanti, c'e' Demetrio Albertini che, dato per sconfitto in partenza, comincia a sentire odore di rimonta. Una rimonta, quella dell'ex centrocampista del Milan, diventata non piu' impossibile anche per la continua emorragia di voti sul nome di Tavecchio che ha portato ad una Serie A praticamente spaccata in due. Ultimo club ad aggiungersi al trenino 'No Tav', guidato da e Roma, e' il neopromosso Empoli che in una nota ufficiale ha ritirato il sostegno al numero uno della Lega Nazionale Dilettanti: "Ritengo sia giusto - afferma il presidente dei toscani Fabrizio Corsi - non appoggiare piu' la candidatura di Tavecchio, a presidente federale''.

A dar forza alla rincorsa di Albertini anche le parole del presidente dell'Aic, Damiano Tommasi: ''Il nostro gruppo e' rimasto compatto, anzi si sono aggiunti altri e la situazione e' cambiata a nostro favore. Lo scenario e' ora piu' favorevole a Demetrio. Non c'e' nessuna ipotesi che io possa diventare vice-presidente della Figc, non so chi l'abbia ipotizzato, noi abbiamo il nostro candidato per la presidenza. Sara' una settimana particolare e noi siamo convinti che Albertini possa essere il presidente migliore''. A prendere invece con forza le difese del presidente della Lnd e' una vera icona del calcio italiano, Gigi Riva, secondo cui ''una cosa e' certa, Carlo Tavecchio non e' razzista, anzi - assicura 'Rombo di Tuono' - e' un buono. Sta pagando con un linciaggio mediatico una frase infelice, che voleva essere una battuta". E sul fronte della maggioranza che resiste sul nome di Tavecchio alla presidenza della Figc, a guidare le fila sono sempre il Milan con Galliani e la Lazio di Lotito, forti dei numeri e del sostegno di Serie B e Lega Pro. Ex Serie C che si riunira' lunedi' prossimo a Firenze e che dopo le ultime dichiarazioni del N.1 della Lega Pro Mario Macalli, oltre che dell'elezione dei due consiglieri federali e della nomina dei componenti del Direttivo, sara' chiamata a ribadire la sua posizione in vista di una settimana cruciale per il governo del calcio del Bel Paese e del 'giorno del giudizio' per la Figc.

(ansa)