Serie B, Abodi: "Vorrei un calcio a misura d'uomo. Figc? C'è la volontà di essere un sistema e di lavorare insieme. Tavecchio? La politica ha giocato una partita impropria e scorretta"

07/08/2014 17:56

SKY SPORT - E’ il giorno della Serie B, che alza il sipario e presenta la nuova stagione. Il Presidente Andrea Abodi, ha parlato del futuro della sua lega e del momento del calcio italiano: “Voglio che sia il calcio degli italiani, in campo e negli spalti. Mi piacerebbe mettere in scena un calcio a misura d’uomo. Spero che la spinta dell’ultimo campionato possa trovare belle conferme anche in questa stagione, ci sono realtà con una cifra tecnica importante che sono scese dalla Serie A, sono salite squadre che dimostreranno di avere buon assetto e ci saranno squadre che confermeranno la loro tradizione. Sarete voi a raccontarla questa storia bellissima che si rinnova, ma che ha sempre caratteristiche per essere apprezzato".

"Ventuno squadre? C’è il ricorso del Novara, che va rispettato: il campionato è a 21 ed è tecnicamente pronto ad accogliere le decisioni del collegio di garanzia, ma ad oggi è a 21 squadre. La presidenza per la FIGC? Abbiamo sempre testimoniato di voler essere un sistema, tutti i nostri progetti sono stati concepiti e vissuti con calciatori e allenatori. Siamo un sistema che si è contraddistinto per questa capacità di lavorare insieme. Che ci siano Albertini, Lotito e Macalli è normale: la volontà di lavorare insieme va sottolineato. Tavecchio? La cosa più importante è di metodo: le quattro leghe per la prima volta hanno trovato unità di intenti, questo testimonia la volontà di lavorare sia sul versante dei giovani che sugli altri aspetti. E’ un modello complesso, non passa per alcune semplificazioni come le squadre B, ma per tante attività che con Tavecchio e le altre leghe pensiamo di portare avanti. Senza nulla togliere all’altro progetto, col quale eventualmente saremo felicemente condannati a collaborare dopo l’11 agosto”.

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«Malagò ha annunciato sorprese? Ma se avesse qualche notizia sarebbe meglio saperla». Lo ha detto il presidente della Lega calcio di Serie B, Andrea Abodi a Villa Marigola per l'assemblea dei presidenti di B. «Noi siamo sereni. Sappiamo tutti quali sono le condizioni che possono portare a un commissariamento, sono condizioni oggettive», ha aggiunto Abodi, secondo il quale l'autonomia dello sport «dalla politica» è da sempre «un valore aggiunto», anche se su questa vicenda «la politica ha giocato una partita impropria e non corretta».

(ansa)