05/09/2014 20:01
Dopo il primo via libera della giunta capitolina che ieri con delibera ha sancito l'interesse pubblico dello stadio della Roma, continua l'iter dell'opera. Il provvedimento, dopo un passaggio nei municipi e nelle commissioni comunali competenti, andrà in assemblea capitolina dove potrebbe essere approvato tra settembre e ottobre.
Il presidente dell'Aula Giulio Cesare Mirko Coratti, infatti, sarebbe intenzionato ad andare spedito sia su questo fronte, sia più in generale sull'urbanistica. Il progetto dovrà passare anche per la Regione Lazio, che dovrà esprimere la cosiddetta «Valutazione Ambientale e Strategica» sull'opera. Contemporaneamente prenderà il via la conferenza dei servizi decisoria in Regione alla quale parteciperanno tutti gli enti coinvolti nell'opera. Entro 180 giorni bisognerà arrivare ad un verdetto, ma non è escluso che un accordo possa essere trovato in un tempo minore dei sei mesi previsti dalla legge sugli stadi. Cosicchè, se tutto fila liscio, entro aprile potrebbero esserci tutte le condizioni per firmare la convenzione urbanistica, per fare in modo che partano i lavori.
L'ok di ieri all'interesse pubblico da parte dell'esecutivo di Ignazio Marino è arrivato dopo un dibattito serrato all'interno della maggioranza e del Pd, e lo scontro a suon di comunicati stampa sul tema tra il segretario dei democratici romani Lionello Cosentino e il deputato Umberto Marroni. E oggi Ronerto Morassut, anche lui del Pd, sottolinea: «Bene che il PD abbia stabilito di esercitare attenzione all'operazione urbanistica di Tor di Valle. È importante che se si decide di fare una variante così significativa al PRG vi sia rigore nel computo delle opere pubbliche necessarie e che la rendita della operazione non sia incamerata solo dal privato».