Scontri Coppa Italia, De Santis: "E' vero ho sparato io, ma senza mirare. Sono disperato per Ciro, ma mi stavano ammazzando"

09/10/2014 18:37

"Non ho tirato nessun bombone, solo un fumogeno". Lo precisa Daniele nella lettera di due pagine ai pm romani che 'Gastone' ha deciso di rendere pubblica per fare chiarezza sugli episodi avvenuti nel prepartita della finale di Coppa Italia -. "Sono uscito dalla Boreale (un circolo sportivo ndr) -scrive - dove vivo per chiudere il cancello perché si sentiva un casino di bomboni e fumogeni e dentro stavano giocando i ragazzi. Non ho tirato nessun bombone, quando sono uscito ho solo raccolto un fumogeno che stava per terra e l'ho tirato e ho strillato al conducente del pullman di levarsi da là quando ho visto che c'erano già casini".

"Sono davvero disperato per quello che è successo e mi porto dentro tutto il dolore per la morte di Esposito Ciro. Non volevo uccidere proprio nessuno però purtroppo alla fine un ragazzo è morto. Voglio dire che è vero, alla fine i colpi l'ho esplosi io ma senza mirare. Ero pieno di sangue dappertutto. Mi stavano ammazzando punto e basta".

"Mi hanno rincorso in trenta o forse di più e ho provato a scappare e già di spalle mi hanno preso a bastonate, mi hanno dato le prime tre coltellate e poi le bastonate. Ho provato a chiudere il primo cancello (del vialetto per accedere al circolo sportivo dove viveva, ndr) ma non ci sono riuscito e mi sono rotto la gamba sotto il cancello e gli aggressori hanno continuato comunque".

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