24/03/2015 13:14
«È stato un processo viziato sin dall'inizio, non mi aspettavo sinceramente che in Cassazione potesse reggere questa tesi accusatoria», è il commento alla sentenza della Cassazione su Calciopoli dell'ex arbitro Massimo De Santis, per cui la Terza sezione penale ha confermato la condanna a 10 mesi, pena sospesa, con l'ex arbitro che aveva rinunciato alla prescrizione. «Voglio aspettare le motivazioni per curiosità perché oggi in Italia sono rimasto l'unico arbitro coinvolto in questa associazione per due partite, Fiorentina-Bologna e Lecce-Parma, dove non riesco a capire cosa c'è perché se le telefonate postume valgono per gli altri devono valere anche per Fiorentina-Bologna, e se valgono per Lecce-Parma devono valere anche per gli altri. Non so -prosegue l'ex giacchetta nera ai microfoni di Sky Sport- cosa verrà messo nelle motivazioni ma le stesse motivazioni che sono valse per Bertini, Dattilo e tutti gli altri arbitri del rito abbreviato mi sembra ci sia stata una discriminazione nei miei confronti».