Atalanta, il club ritira denuncia contro gli ultras per l'assalto a Zingonia del 2010

20/04/2015 19:28

Nel giorno in cui è attesa la sentenza nei confronti di 143 ultrà di Atalanta e Catania nel maxi processo sul tifo violento, l'Atalanta fa sapere che, tramite il presidente Antonio Percassi, ha rimesso la querela, presentata dalla gestione del predecessore Ruggeri, verso i tifosi finiti a processo per l'assalto al centro di Zingonia del 4 maggio 2010.

Si tratta in tutto di 40 imputati (fra cui il leader della Curva, Claudio 'Bocia' Galimberti) accusati di violazione di domicilio e danneggiamento, per i quali il pubblico ministero aveva chiesto condanne comprese fra 1 e 2 anni. Per questi capi d'imputazione, salvo sorprese, gli ultrà non potranno dunque essere condannati. La novità ha destato stupore perchè comunicata proprio nel giorno in cui è prevista la lettura della sentenza e dopo che anche sull' episodio di Zingonia è stata svolta l'istruttoria dibattimentale.

Il leader della Curva Nord dell'Atalanta Claudio Galimberti, più conosciuto nell'ambiente come 'Bocia', è stato condannato a 3 anni di reclusione nel maxi processo per il tifo violento. Galimberti era accusato di una serie di episodi, tra cui l'invasione del quartier generale dell'Atalanta a Zingonia, nel 2010. Per questo assalto però è stato assolto e proprio oggi la società Atalanta aveva ritirato la relativa querela, a seguito di un accordo che prevede un'attività di volontariato alla Caritas degli ultrà.

(ansa)