27/04/2015 19:42
«Sono stanco. Le sanzioni del giudice sportivo non sono sufficienti a fare cambiare l'atteggiamento di alcuni signori. Dobbiamo assolutamente andare in linea con le disposizioni legislative assunte dal governo Thatcher contro gli hooligans. Servono sanzioni fuori dall'ordinario, altrimenti chi paga dazio è il Paese». Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, in merito agli incidenti che hanno caratterizzato il derby di Torino.
«Dal giorno in cui sono stato eletto - spiega Malagò - ho sempre sostenuto che bisogna andare con dei rimedi e delle sanzioni che sono fuori dall'ordinario. Negli ultimi tempi il giudice sportivo ha dato una serie di sanzioni molto forti, sono stati chiusi settori, ci sono state partite a porte chiuse, penalizzazioni economiche, non so cosa altro devono fare. Da diversi mesi i problemi erano fuori dallo stadio, ora siamo ritornati ad avere problemi all'interno, le sanzioni del giudice sportivo non sono sufficienti a fare cambiare l'atteggiamento di alcuni signori».
«È chiaro - prosegue il capo dello sport italiano - che servirebbero tutti impianti di nuova generazione per un'identificazione immediata, e un giudice che sappia processare per direttissima questi responsabili, ma oggi mi dicono gli esperti che con questo sistema di telecamere è facile identificare le persone che non vogliono solo due sole cose: non vedere più la partita e rischiare di andare in galera. Il mondo calcio deve dire: se per una bomba carta il codice procedura penale dice 3 mesi di sentenza, chi lo fa col calcio deve aggiungere un tanto in più per spiegare che serve un rimedio straordinario. Questa è la mia ricetta, le altre non sono servite a niente».
Il rammarico più grande« di Malagò è che gli incidenti sono avvenuti »in una settimana in cui eravamo tutti felici per quanto fatto dalle italiane in Europa«. »Sono fenomeni nel sapersi fare del male da soli - aggiunge -, è nella tipica tradizione italiana«. L'incontro con il ministro dell'Interno Alfano? »Ci siamo sentiti ieri sera mi ha detto che a breve ci sarà un incontro ufficiale con il mondo del calcio«, conclude Malagò.
(ansa)