14/05/2015 23:13
JTV - «Intanto cerchiamo di vincere la Coppa Italia, che contenderemo a una squadra che sta molto bene. Sarà una partita secca, una finale, per niente semplice». A neanche 24 ore dalla conquista della finale di Champions League, il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, pensa già al prossimo traguardo da conquistare: la Coppa Italia nella finale del 20 maggio all'Olimpico contro la Lazio, sarebbe la decima nella storia dei bianconeri.
«Stiamo costruendo un'annata di storia bianconera da raccontare ai nostri figli quando saremo vecchi -aggiunge Allegri alla trasmissione 'Filo Direttò-. Alla storia passeranno la società, i calciatori e gli allenatori non solo di quest'anno ma dell'ultimo quadriennio». Mancano due finali per coronare una stagione meravigliosa, che intanto ha permesso alla Juve di mettere in bacheca lo Scudetto: «Un grande campionato, siamo stati primi dall'inizio alla fine, abbiamo avuto due battute a vuoto con Cesena e Parma, passaggi che ci potevano stare -ricorda l'allenatore juventino-. Specie quello col Parma: ci saremmo giocati poco dopo il passaggio del turno in Champions. I ragazzi sono stati bravi, hanno reagito, mantenendo un trend positivo e di equilibrio».
Secondo Allegri la partita decisiva nella conquista del quarto tricolore consecutivo è stata quella contro il Napoli alla penultima giornata del girone d'andata, match vinto per 3-1. «Direi quella con il Napoli al San Paolo, una dimostrazione di forza e carattere». Inevitabile la domanda che gli è stata posta tantissime volte, dalla vittoria dello scudetto in poi: ti aspettavi una stagione così? «A dire il vero sono arrivato pensando di poter fare un'annata straordinaria, ma forse nemmeno io pensavo di arrivare a maggio in fondo a tutte le competizioni. Adesso il campionato è vinto e dobbiamo tentare di portare a casa anche le altre due coppe, per rendere la stagione indimenticabile».
All'orizzonte, dopo la Coppa nazionale, c'è Berlino: «Dobbiamo mantenere la condizione fisica e arrivare al sei giugno al top della forma. In una partita secca si può fermare anche il Barcellona. Sui 180 minuti sarebbe stato più difficile ma in queste condizioni può succedere di tutto. Vedremo chi starà meglio», conclude il mister bianconero.