Paolillo sul Fair play: «Sanzione Inter? Blanda»

06/05/2015 15:10

GASPORT (L. PESSINA) - «Quando si stabilì nel Financial Fair Play, a suo tempo, che si sarebbero dovute dare delle sanzioni ai club, si è pensato ad applicarle inizialmente in maniera più blanda per abituare i club alle nuove regole. Non mi stupirei se nel caso dell’Inter, alla fine, le sanzioni fossero contenute». Parola di Ernesto Paolillo, ex d.g. nerazzurro e coinvolto in prima persona nella stesura del regolamento della Uefa, ospite ieri a CalcioMarket su GazzettaTv. Così l’Inter aspetta per dopodomani una sanzione pecuniaria da Nyon inferiore alle aspettative, intorno ai 23 milioni (rispetto ai 510 attesi). Per quanto riguarda la limitazione della rosa da 25 a 21 elementi e il mercato perfettamente bilanciato tra entrate e uscite, i nerazzurri potrebbero veder rimandata l’applicazione della pena alla prossima partecipazione alle coppe europee, ancora in discussione in vista della nuova stagione. Ma per Paolillo non sarebbe una soluzione definitiva per il club di Thohir: «Potrebbe fare comodo non solo all’Inter restare fuori dalle coppe, ma il problema verrebbe solo dilazionato. Quando si riqualificherà, la Uefa controllerà gli ultimi tre bilanci d’esercizio. Senza dimenticare che in Inghilterra e Germania le regole del Financial Fair Play sono già applicate a tutti, non solo a chi partecipa alle competizioni europee. E verrà seguita la stessa norma anche in Italia a partire dalla prossima stagione».

IL DOPO MADRID Un passivo che l’Inter sta cercando di diminuire virtuosamente, partendo dall’abbattimento del monte ingaggi. Una mossa in controtendenza con la gestione Moratti, che nel post Triplete ha deciso di non cedere i pezzi pregiati della rosa allenata da José Mourinho: «Sono sempre stato convinto che sarebbe stato meglio cedere alcuni giocatori e non lo dico solo a posteriori. Già dopo la vittoria di Madrid qualche dichiarazione a caldo aveva dato credito a questa mia idea. Massimo Moratti però mi rispose: “Cosa direbbero i tifosi se l’anno prossimo non vincessimo proprio a causa delle cessioni?”. Una scelta coerente, essendo il primo tifoso del club».

STRADA PER DYBALA Questa la rivelazione di Paolillo, che dice la sua anche sulla corsa a Paulo Dybala, obiettivo dichiarato di Piero Ausilio per rinforzare l’attacco in vista della prossima stagione: «Per permettersi l’attaccante del Palermo, l’Inter deve scegliere chi sacrificare e vendere qualcuno. Non esistono altre strade per permettersi certi esborsi. Lo slogan rimane quello del pareggio di bilancio». Chiusura sull’idea di una fusione tra i due club milanesi, motivata in questo modo: «La mia provocazione amara partiva dal presupposto che i due club sarebbero finiti in mani straniere. Non seguiva la continuità della tradizione meneghina ed era un rischio. Si veda l’amore che Moratti ha avuto per il suo club nel corso degli anni. Milano, poi, non può reggere due stadi di proprietà. Se Barbara Berlusconi e il Milan lo costruiscono per primi fanno bene».