23/06/2015 13:50
GASPORT (C. ZUCCHELLI) - L’Egitto è alle spalle, la Grecia pure, adesso davanti a sé Rudi Garcia non vede più il mare cristallino di Mykonos o le Piramidi de Il Cairo, ma soltanto la scrivania del suo ufficio, i campi di Trigoria e la nuova palestra che sta prendendo forma. È rientrato a Roma ieri sera, oggi, prima di un piccolo stop previsto per il prossimo fine settimana in coincidenza con la festa di San Pietro e Paolo (potrebbe tornare in Francia), sarà al Bernardini per avviare tutta una serie di riunioni organizzative e di mercato, necessarie a 10 giorni dall’inizio della nuova stagione.
IAGO SÌ, BERTOLACCI FORSE Due anni dopo, la sua terza Roma sta prendendo forma tra giocatori confermati (Nainggolan e Keita), giocatori da recuperare (Castan, anche ieri al lavoro, e soprattutto Strootman), giocatori eventualmente da scoprire (Bertolacci) e giocatori già acquistati, come Iago Falque. Lo spagnolo ha firmato ieri sera a Trigoria con il d.g. Baldissoni il contratto con la Roma: scadenza 2020, per un ingaggio da 1,2 milioni di euro più bonus a stagione. «Non vedo l’ora di giocare la Champions», ha detto fuori dall’albergo romano che lo ospitava. Oggi potrebbe stringere per la prima volta la mano al suo nuovo allenatore. L’incontro con l’ex Genoa ci sarà, quello col suo compagno Bertolacci è invece ancora in forse: Andrea vorrebbe parlare con Garcia prima delle vacanze per capire cosa il tecnico si aspetta da lui e vedere se, stavolta, ci sarà davvero la sua permanenza a Roma, ma incontri ufficiali ancora non sono stati fissati. Così come non sono stati fissati quelli con Walter Sabatini, che vedrà Garcia soltanto quando tornerà da Milano. Oggi? Pare di sì, ma quando ci sono di mezzo il d.s. e i suoi spostamenti non si sa mai.
CORSA E ALLENAMENTI Sicuramente, Garcia si metterà al lavoro con Darcy Norman, ormai da giorni a Trigoria, per stilare il programma di lavoro per il ritiro di Pinzolo e la tourneé in Australia e Indonesia. Verranno poi messe le basi anche per gli allenamenti successivi, che verranno perfezionati al rientro in Italia. Garcia e Norman si confronteranno anche sui metodi di lavoro settimanali e potrebbe essere a rischio l’allenamento ludico del venerdì, quello che il tecnico francese e i suoi collaboratori hanno sempre definito blando: chi ne aveva bisogno faceva lavoro personalizzato, gli altri invece scaricavano le tossine fisiche e mentali. Con l’ex capo dei preparatori della Germania le cose potrebbero cambiare ma Garcia, che è egli stesso preparatore, aspetta di conoscere nei dettagli il programma.
SPOSTAMENTI Altri dettagli saranno quelli messi a punto con il nuovo team manager Zubiria, che si occuperà anche di tutta la logistica inerente alla squadra, e con i responsabili della comunicazione con i quali, come d’abitudine, verranno messe in anticipo nero su bianco le conferenze da fare a Pinzolo e Melbourne, ma anche quali immagini mandare sul canale tematico (nelle ultime settimane Garcia ha oscurato spesso gli allenamenti tattici) e tutti gli altri aspetti inerenti alla gestione della comunicazione. Aspetti su cui il tecnico dirà la sua ma l’ultima parola, come ha fatto capire più che chiaramente Pallotta, spetterà sempre alla società. E questa sarà la più grande novità con cui Garcia, che in passato ha avuto sempre carta bianca, dovrà fare i conti in vista del 3 luglio.