02/07/2015 00:17
«La prevenzione è non avere cattivi insegnanti che danno esempi che creano danni spaventosi al sistema e lo rendono meno credibile». Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, rispondendo ai giornalisti sulla 'questione moralè nel calcio.
«Chi deve avere un ruolo di rappresentanza nel mondo del calcio, ma anche di società sportive di serie A, serie B, Lega Pro - ha aggiunto a margine di una iniziativa all'Expo di Milano - deve essere una persona dalla condotta morale e dalla fedina penale irreprensibili. L'aspetto morale è sacrosanto».
«Speriamo che ci sia un punto, una fine a tutto questo», ha aggiunto. «Sapete benissimo quali sono i poteri giuridici del presidente del Coni nei confronti di una federazione, in questo caso del calcio - ha concluso - Ieri ho evidenziato i margini di manovra e dove si può intervenire».
Su Antonio Conte «sono d'accordo con Tavecchio, un rinvio a giudizio non significa una condanna. Conte ha chiesto il rito abbreviato, non vuol approfittare di escamotage, e questo lo trovo corretto. Poi, come in tutte le cose, la risposta sta alla coscienza delle persone».
(ansa)