18/09/2015 23:01
RADIOCOR - Il parlamentare di SEL e segretario della commissione che si occupa di inchieste su illeciti ambientali, Filiberto Zaratti, ha parlato all'emittente radiofonica delle criticità emerse riguardo il progetto del nuovo stadio della Roma a Tor di Valle. Queste le sue parole:
"Timori confermati, si sfrutta il calcio per speculare. Anche il ministero dell'Ambiente riconosce che l'area dove realizzare lo stadio della Roma, all'interno della pianura alluvionale del Tevere, pone la necessità di approfonditi esami sulle ricadute sul sistema idrogeologico. L'indicazione viene direttamente dall'Autorità di Bacino del Fiume Tevere che, nell'aggiornamento del Piano assetto idrogeologico, evidenza due situazioni di criticità per l'area, i timori espressi fin dall'inizio della vicenda Stadio della Roma, sono purtroppo confermati. Quell'area è inidonea alla realizzazione di un intervento per circa 1 milione di metri cubi di nuova edificazione, che per oltre l'80% riguardano destinazioni d'uso totalmente estranee all'impianto, a riprova che si sta sfruttando la passione per uno sport popolare come il calcio, per realizzare una speculazione immobiliare che altrimenti non sarebbe stata possibile".
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Sul tema si è espresso anche il sottosegretario all’Ambiente Silvia Velo, in commissione Ambiente alla Camera. Queste le sue parole:
"Le due principali situazioni di criticità sono: il rischio idraulico per esondazione del fosso di Vallerano, e il rischio idraulico potenziale per deflusso e accumulo idrico di tipo meteorico. La localizzazione dell’opera all’interno della pianura alluvionale del fiume Tevere, poco più a valle della confluenza del fosso di Vallerano, induce a indicare la necessità di approfonditi esami circa il pericolo di assestamento delle formazioni alluvionali, anche in relazione alla determinazione dei flussi idrici sotterranei, alla variabilità dei livelli freatici ed alla relazione di questi con le previste strutture nel sottosuolo".