Fiorentina, la Curva Fiesole difende il tifoso viola multato per non aver rispettato il posto

17/10/2015 00:58

La situazione all'interno degli stadi si sta facendo sempre più delicata ed ora le polemiche iniziano a non riguardare soltanto le tifoserie della Capitale ma anche aldilà del grande raccordo anulare. I tifosi viola hanno infatti diramato un comunicato contro una multa ricevuta da un ultras della Fiesole per non aver rispetttao il proprio posto nel settore.

Queste le parole del tifo organizzato viola:

”Avremmo voluto scrivere queste righe per celebrare la nostra , invece ci troviamo a dover raccontare l’ennesimo episodio di cieca repressione verso la curva e i suoi tifosi.

Veniamo ai fatti. Dopo la partita -Atalanta, un ragazzo del nostro gruppo è stato avvicinato dai soliti funzionari della digos, che lo invitavano a presentarsi in senza peraltro fornirgli nessuna motivazione. A questo ragazzo è stata comminata una multa di 166€ e sapete qual è la motivazione? Non aver rispettato il posto assegnato sull’abbonamento!!!

La cosa più sconcertante è che questo ragazzo fa quello che in Curva Fiesole viene fatto dalla nascita del tifo organizzato, cioè stare girato di spalle al campo per lanciare i cori di sostegno ai propri colori, alla propria squadra e alla propria à, che poi il resto dei tifosi seguono. Avete capito bene, questa multa è stata fatta a uno dei ragazzi che lanciano i cori in Fiesole. Questo episodio è solo l’ultimo di una lunga serie. E’ quanto meno strano, che le solerti forze dell’ordine non abbiano nient’altro da fare che multare un ragazzo con un espediente del genere; evidentemente hanno bisogno di giustificare la spesa di soldi pubblici impiegati per il loro lavoro. Noi non ci stiamo. E vorremmo con queste parole riuscire a raccontare e trasmettere quello che sta accadendo a tutta la à. Per la partita con la Roma era prevista una splendida coreografia che NON faremo per protesta contro quello che è accaduto e nelle prossime partite ci riserveremo di portare avanti altre iniziative.

Quello che ci preme sottolineare è che questo è un problema di tutti i tifosi, non solo di un gruppo particolare, ma di tutti coloro che allo stadio, hanno ancora voglia di provare quella viscerale passionalità , fatta di cori, fumogeni e sostegno incondizionato. Oggi tocca ad un ragazzo dei nostri, domani può toccare a chiunque. Quando vi emozionate per un coro assordante, quando vi meravigliate davanti ad una coreografia spettacolare, quando gioite nel vedere quei gloriosi vessilli sventolare, quando sentite rimbombare il nome di Firenze in ogni stadio, provate a considerare il fatto che dietro tutto questo ci sono i sacrifici di un gruppo di ragazzi che non chiedono niente in cambio, se non un po’ di solidarietà.
Nessun provvedimento scalfisce la nostra fede. Libertà per tutti”.