01/11/2015 15:39
CORSERA - La sede della Lega Nazionale Dilettanti? Comprata da quell’«ebreaccio» di Anticoli. «Non ho niente contro gli ebrei, ma meglio tenerli a bada». E poi: «Tenete lontano da me gli omosessuali». Parole shock, pronunciate da Carlo Tavecchio, presidente della Figc, nella registrazione audio di colloquio con il quotidiano online Soccerlife, di cui il quotidiano di Via Solferino ne è venuto in possesso. Il numero uno della Figc si difende: «Sono evidentemente vittima di un ricatto, non ricordo le parole usate in quella conversazione, che potrebbe essere manipolata». L'ennesima gaffe, o meglio, insulto da parte del numero uno di via Allegri, non nuovo a episodi simili. Come non ricordare quella misogina sulle «donne handicappate nel calcio» e quella razzista su «Optì Pobà».
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Uno dei bersagli è Cesare Articoli, il «famoso immobiliarista romano», come lo definì proprio Tavecchio tempo fa all’Ansa, che vendette nel 2008 un piano del palazzo di piazzale Flaminio 9, a Roma, alla Lega Dilettanti. Il presidente della Figc, nel colloquio con il direttore di Soccerlife Massimiliano Giacomini, usa nei suoi confronti parole forti («ebreaccio»), si giustifica («non ho niente contro gli ebrei») e poi, sollecitato dall’interlocutore, conclude, citando a sproposito lo scrittore Umberto Eco (che nei suoi scritti intendeva esattamente il contrario) che gli ebrei, si sa, «è meglio tenerli a bada». Poco dopo, durante lo stesso colloquio, il successore di Giancarlo Abete sulla poltrona più importante della Figc, parlando di un ex dirigente della commissione antidoping, si lascia andare così: «Ma è vero che è omosessuale? Io non ho nulla contro, però teneteli lontani da me. Io sono normalissimo».
Interpellato dal quotidiano milanese, Tavecchio replica: «Sono vittima di un ricatto. Ho incontrato una persona che conosco da tempo, alla quale non ho concesso, come invece chiedeva, finanziamenti per la sua attività editoriale e la possibilità di utilizzare la Federazione come veicolo per ottenere contributi europei. Ho ottimi rapporti con la Comunità ebraica, non solo di natura sportiva, e ho sostenuto la posizione di Israele nell’ultimo Congresso della Fifa. Ogni tentativo di screditarmi e calunniarmi attraverso metodi illeciti, che rispondono a metodologie oggi purtroppo assai diffuse, sarà perseguito nelle sedi opportune».