Gerrard: "Totti è il Re di Roma"

11/12/2015 21:37

Il sito ufficiale del club giallorosso riporta due ampi stralci di alcune dichiarazioni che l'ex bandiera del Liverpool Steven Gerrard ha rilasciato sul capitano giallorosso Francesco . Queste le parole del campione inglese: “ ha una tecnica eccezionale, è un calciatore fantasticoIl motivo per cui lo rispetto così tanto è perché a Roma tutto il peso grava sulle sue spalle. è il re di Roma. Avendo giocato in una grande squadra come il Liverpool, conosco bene le responsabilità che ti devi assumere e la pressione di dover sempre rendere al meglio e portare a casa i risultati. Ci sono passato anche io, l’ho vissuto sulla mia pelle. A Roma è un idolo e questo comporta inevitabilmente una serie di pressioni. Quindi ho moltissimo rispetto per lui, per la sua continuità nelle prestazioni e per la sua fedeltà alla maglia giallorossa. In Italia è una leggenda. Credo che solo osservandolo da vicino uno riesca a comprendere quanto sia forte con la palla tra i piedi e nei movimenti tra le linee. Mi ricordo che una volta avevo il compito di marcarlo per poterlo limitare ma lui riusciva sempre a sfuggirmi. Prendeva posizione in maniera molto intelligente, da vero numero 10, e sembrava che la palla fosse incollata ai suoi scarpini. Era molto abile e giocava la palla veramente bene. Per non parlare della sua visione di gioco, riusciva vedere cose in campo che gli altri non riuscivano nemmeno a percepire. Come giocatore, nutro davvero moltissimo rispetto nei suoi confronti. Le nostre strade si sono incrociate un paio di volte e sembra davvero che sia anche un’ottima persona.

Ha dimostrato grandissima lealtà ai colori giallorossi e credo si meriti tutti i complimenti che riceve. Non posso far altro che farglieli anch’io. Per me è stato un piacere giocarci contro. E se fossimo stati nella stessa squadra saremmo stati sicuramente sulla stessa linea d’onda. Sarebbe stato bellissimo giocarci assieme. Mi ricordo che quando avevamo Alberto Aquilani in squadra gli chiedevo sempre «Com’è ? E com’è ?» , lui me ne parlava sempre benissimo. Ed è in questi momenti che comprendi il valore delle persone. Diceva che da moltissimi anni si caricavano la squadra sulle spalle e per questo si meritano tutti i meriti e i riconoscimenti ricevuti”.

(asroma.com)

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