Olimpico, D'Angelo (questore): "Disponibili al dialogo con Roma e Lazio ma la legalità va rispettata". 'Impennata' dei Daspo: +275%. Spettatori giallorossi in calo del 39%

07/01/2016 20:38

Nel 2015 a Roma e provincia sono aumentati del 10% gli arresti e calate del 7,1% le denunce, ma la vera impennata si è registrata nel numero dei Daspo, il divieto di assistere a manifestazioni sportive comminato dal . L'incremento dei provvedimenti è stato del 275%. È quanto emerge dal rapporto sulla sicurezza nella capitale nel 2015 presentato stamani dal Nicolò D'Angelo.

L'anno trascorso è stato caratterizzato dalla decisione del Franco - in carica da inizio aprile - di dividere le curve di Roma e Lazio con barriere mobili per motivi di sicurezza. Una misura fortemente contestata dagli ultrà. Nel 2015 si è registrato una diminuzione del numero degli spettatori del 13% per la Lazio e addirittura del 39% per la Roma, secondo dati citati dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive.

«Ciò è stato dovuto ai motivi che ben sapete - ha dichiarato il -. A Roma il nostro problema è solo fare un tifo sano, con le regole previste. Siamo disponibili a lavorare con il Coni e con le società romane. Ma il dialogo può esserci solo nella cornice della legalità, che vogliamo che sia rispettata. Lo stadio è dei cittadini romani».

(ansa)