04/05/2016 01:25
«Bilanci? Non sta a me farli, ma il giudizio più bello che sento dire è che il campionato alla fine lo ha vinto la squadra più forte e non la squadra aiutata. Questo per me è un complimento». Lo dice Domenico Messina, designatore della Can A, tracciando un primo bilancio del campionato che si sta per concludere. «Un voto non lo devo dare io ma chi ci giudica, quindi l'Aia e il suo presidente Nicchi, oltre a tutto l'ambiente calcio. Io sono contento delle prestazioni degli arbitri, cerchiamo di migliorare perché sbaglino meno», ha dichiarato il designatore della Serie A a margine dell'evento "Gli arbitri e la comunicazione sportiva" che si è tenuto questa mattina a Roma.
Messina si sofferma anche sulle lamentele del tecnico del Genoa, Gian Piero Gasperini, in merito al calcio di punizione concesso ieri alla Roma dal quale è scaturito il gol del 2-2 firmato da Francesco Totti: «È giusto che ognuno abbia il suo parere - precisa il designatore della A - il mio non è lo stesso di Gasperini ma questo fa parte di una dialettica e di una civiltà sportiva che ci deve accompagnare. È giusto che chi ha un'opinione diversa la manifesti, ma l'arbitro in campo ha deciso e interpretato secondo quanto ha visto. Tutti dobbiamo comprendere che le tensioni sono alte e non sempre si riesce a essere lucidi. Certo, se si è professionisti a tutto tondo bisognerebbe essere capaci di contenere determinate reazioni, ma spesso sono sfoghi che il giorno dopo non verrebbero più fatti», conclude Messina.