05/05/2016 03:38
CORRIERE.IT - “Nel campionato più ricco del mondo ha vinto una piccola, una cenerentola. Ma credo che abbia appassionato come questa ha vinto. Vedere una squadra che non è la migliore, ma che corre, lotta e rende entusiasmante il gioco del calcio credo che abbia fatto bene”. Claudio Ranieri torna a commentare la storica vittoria del suo Leicester, che lunedì scorso si è laureato campione d’Inghilterra per la prima volta della sua storia. “Non ho mai creduto alle favole, ma ho sempre creduto che prima o poi avrei vinto uno scudetto, non ho mai perso la speranza. “Prima o poi lo vinco”, mi dicevo – dichiara il tecnico romano al sito web del 'Corriere della Sera' - Ho fatto bene in carriera, ma mi mancava questo traguardo. Sono partito dai dilettanti, nessuno mi ha regalato nulla”.
Un parallelo tra la sua precedente esperienza inglese al Chelsea per parlare dei cambiamenti riscontrati nel calcio inglese: “Ho trovato tutto diverso, c’erano soltanto 2-3 allenatori rispetto alla mia prima esperienza. Dal punto di vista calcistico è cambiato molto, ci sono nuove filosofie di gioco e nuove situazioni da affrontare. Ogni anno ti porta qualcosa, che puoi trasmettere ai tuoi giocatori”.
“Avrò come minimo 800 messaggi a cui rispondere ora – prosegue Ranieri, che poi parla di quel momento di commozione provato lo scorso mese dopo il 2-0 rifilato al Sunderland -. Mi commuovo ogni tanto in panchina, perché sono uno che si emoziona, che fa il suo lavoro con amore. Lì non mi ero commosso, ero solo emozionato ma non ho pianto. Ho pianto per altre partite, non mi vergogno a dirlo”.