Rizzoli: "Mai avuta sudditanza psicologica"

09/05/2016 16:56

RAI DUE - Intervenuto alla Domenica Sportiva, Nicola Rizzoli, arbitro dell'ultima finale dei mondiali di calcio, ha affrontato il tema della sudditanza psicologica degli arbitri nei confronti delle grandi squadre. Queste le sue dichiarazioni: "Mai avuta sudditanza psicologica, e parlo per me. Posso mettere anche la mano sul fuoco per i colleghi anche se poi può esserci un carattere più forte o meno. A dimostrazione di ciò voglio dirvi che il presidente dell'Empoli dopo la partita contro la e' venuto a farci i complimenti perché avremmo dimostrato di non avere sudditanza psicologica nei confronti di nessuno". L'arbitro ha poi parlato dei suoi ex colleghi che ora lavorano in televisione e dell'introduzione della moviola in campo: ""Fanno un lavoro pagato e il più delle volte cercano di creare polemiche. Per fortuna ultimamente vedo che invece cercano di spiegare le regole, che e' quello che in fondo sono chiamati a fare, questo e' l'obiettivo migliore. La moviola e' quello strumento che mette d'accordo il 50% delle persone e in disaccordo le altre 50, creando polemica. Io non vedo un arbitro simile ad un robot, piuttosto ad una persona che ci mette la passione, la propria parte umana. Dovrà avere un talento per trovarsi al posto giusto nel momento giusto e per farlo deve studiare, prepararsi a tutto quello che può fa un uomo, poi avrà anche una parte fallibile". Infine, un ultimo commento sulla sua prestazione nel Derby di Torino da ritenere ""non una delle mie migliore prestazioni, perché se uno non riconosce di non avere fatto bene e di poter migliorare ha un limite enorme. L'arbitro fa tutto quello che può fare, scendendo in campo preparato fisicamente, mentalmente. Poi l'errore ci può stare e ci possono essere anche delle decisioni non felici".