18/11/2016 00:45
DA VIA DELLA PISANA EMANUELE ZOTTI - Michele Civita, assessore alle politiche del territorio e alla mobilità della Regione Lazio, ha parlato ai cronisti presenti a margine del suo intervento all'audizione in Commissione Urbanistica che si è tenuta oggi. Queste le sue parole:
Tra le tante cose che si sono dette, poi non c’è stata la risposta al documento del Ministero dei Beni Culturali.
Non è un documento, il Ministero si è già espresso formalmente in sede preliminare, dando un parere positivo. Adesso che ci sono tante procedure in corso, legittimamente fa osservazioni, a volte anche critiche, e fa richiesta di ulteriori chiarimenti. Non conosco nel dettaglio il documento, però dentro un normale sviluppo della Conferenza dei servizi capitano spesso richieste di chiarimenti e osservazioni rispetto alla documentazione che si è letta.
Documentazione che può però interrompere i tempi della Conferenza dei Servizi?
Non interrompe nulla. Siamo pienamente nei tempi, non interrompe nulla anche perché sarà compito del soggetto proponente adeguarsi a queste osservazioni.
Ha spinto tantissimo affinché Berdini predisponesse la variante urbanistica e sulla sua approvazione prima del termine dell'iter. Ma questo darà ai proponenti un diritto reale a costruire prima ancora del termine della conferenza dei servizi. In astratto, se non si fa nulla per lo stadio, quella zona di Roma cambierebbe destinazione d’uso. E’ corretto questo?
No. Se la Conferenza dei Servizi si esprime negativamente sul progetto, si esprimerà negativamente anche sulla variante urbanistica.
Ma questa variante può essere negativa o riduttiva rispetto a quelle che sono le intenzioni della delibera approvata sotto Marino?
La variante deve tener conto che c’è una Conferenza dei Servizi su un progetto definitivo. Ogni modifica rischia di interrompere l’attuale iter amministrativo.
Quello che ha detto oggi Berdini, sul ponte e altre opere non servono. Se tramutasse queste dichiarazioni in atto amministrativo si interromperebbe la Conferenza dei servizi?
Credo proprio di sì.
Come si conciliano queste richieste di modifiche con la legge che dice che possono essere presentate soltanto modifiche strettamente necessarie?
Per questo dicevo che l’attuale Conferenza dei Servizi è sulla base di un iter, di una delibera fatta dall’Assemblea Capitolina e di una Conferenza dei servizi preliminare fatta da Roma Capitale, alla quale sono arrivati tutti pareri positivi, e poi sulla base di delibera dell’interesse pubblico votata dall’assemblea capitolina. Il progetto definitivo è figlio di questo iter. Il progetto definitivo è in Conferenza dei Servizi, perché il Comune ce l’ha trasmesso. Con una serie di osservazioni, ma l’ha trasmesso. Quindi la Conferenza dei servizi decisoria non può che prendere in esame questo progetto e fare delle modifiche a questo progetto, non stravolgerlo. Per questo noi, con molta sobrietà, diciamo: se ci sono dubbi o ripensamenti, fermate tutto. Non solo avete nelle vostre mani la possibilità di farlo, ma avete il dovere di farlo. Non fate perdere tempo alle amministrazioni.
Secondo lei la Roma continuerebbe il progetto escludendo le torri?
Non lo so, questo va chiesto al proponente. Non so dare alcuna valutazione. Mi preoccupo dei cittadini in primo luogo. Sicuramente lo stadio è qualcosa d'importante ma i metri cubi dello stadio sono pochi. Se si fa l’equivalenza dei metri cubi che servono a realizzare lo stadio in residenze o in uffici, sono per 1400 persone. Lo stadio è un’attività particolare, 60 mila persone arrivano e vanno via. E una volta che viene realizzato lo stadio, dobbiamo costruire le infrastrutture necessarie per lo stadio, ma è anche l’occasione per i cittadini dei tanti quartieri che abitano lì intorno. Quindi si tratta di riqualificare quell’area e fare in modo di infrastrutturare una zona, tra le più congestionate e le più problematiche della città di Roma. Ripeto: se uno prende in considerazione solo i metri cubi equivalenti, per lo stadio c'è una cubatura per 1400 persone, ma lo stadio ne porta 60 mila. La valutazione che le amministrazioni pubbliche devono fare è sulle 60 mila persone che vanno lì. Riguardo la Roma e sui proponenti non so dire. Non abbiamo mai affrontato questi temi, siamo rispettosi dell’autonomia di tutti, in particolare dell’autonomia del Comune di Roma, che ha avviato questa procedura. Vorremmo avere la possibilità di entrare nel merito per valutare seriamente i progetti, i costi dei progetti, le infrastrutture a servizio di tutti i cittadini.
La convincono le argomentazioni di Berdini, in particolare sull'eliminazione del ponte a Parco de’ Medici e quelle eccezioni che fa per non far gravare spese magari inutili sui cittadini?
Il ponte è tra le opere ritenute essenziali per dare il pubblico interesse. E si sa, perché la battaglia per avere i soldi dal Governo, poi dati dal Governo Renzi, per il Ponte dei Congressi è una battaglia di tanti anni fa. Fortunatamente ora è stato finanziato, quindi speriamo che venga realizzato il prima possibile. Ma ci sono studi sulla mobilità: quello è un quadrante fortemente congestionato, quindi è importante che ci siano tante possibilità per diradare il traffico privato, oggi molto congestionato su via Ostiense e via del Mare, che arriva poi ad un imbuto. Quindi bisogna fare in modo che ci siano più occasioni. Questo, tra l’altro, è il frutto del lavoro fatto dagli uffici del Comune di Roma e che noi abbiamo letto e studiato.
Ad oggi lo stadio è più vicino o più lontano, anche in base ai documenti del MiBACT?
Non lo so, quelle del MiBACT sono osservazioni che, come accade spesso, sono endoprocedurali, dentro alla procedura. Non è una novità. Per il resto, noi faremo sicuramente con serietà la nostra parte. E vorremmo avere la possibilità di verificare nel merito, con serietà, i progetti, i costi dei progetti e la loro fattibilità nell’interesse di tutti i cittadini.
Ma l’amministrazione regionale è a favore o no del progetto?
L'amministrazione regionale pensa che questa legge sugli stadi dia un’opportunità. I soldi che possono realizzare le opere pubbliche sono interamente privati, quindi bisogna valutare con attenzione. Pensiamo che sia un importante progetto e andrebbe visto con molta serietà. E' chiaro che queste proposte devono nascere dal Comune di Roma, perché è il titolare delle scelte urbanistiche. Ho detto tutto quello che dovevo, cosa vuole che aggiunga? (ride, ndr)
E' un si o un no?
Noi, con serietà, facciamo la nostra parte. E’ un progetto molto importante che noi auspichiamo possa essere valutato nel merito. A volte mi sembra che alcuni abbiano un atteggiamento più di carattere ideologico che di merito. Vista l’importanza dello stadio per la società e per i tifosi e vista l’importanza di un investimento di un miliardo e 700 milioni e delle opere pubbliche che sono da 440 milioni, tutti investiti da privati, che bisognerebbe realizzare per permettere la realizzazione dello stadio... Sono cose importanti e possono dare una svolta positiva al trasporto pubblico di quell’area della città così penalizzata, e rivoluzionare l’assetto del territorio in positivo, soprattutto per quel quadrante.