23/12/2016 18:22
ROMA RADIO - Parla il tecnico della Roma, Luciano Spalletti, all'emittente ufficiale giallorossa, per commentare il 2016 calcistico concluso ieri con la vittoria sul Chievo Verona all'Olimpico.
Partiamo dai tifosi
"Ho sentito di andarli a ringraziare, soprattutto quello spicchio sempre presente e continuo. Se lo faranno ancora di più sarà maggiore il contributo alla squadra"
E' il trascinatore del gruppo?
"Io sento il gruppo vicino, è un gruppo che abbiamo scelto e ci fidiamo. Tutti i nostri calciatori hanno un valore importante e di conseguenza si va per quella strada lì non è che si modifica in base a quello che può essere un errore, come è capitato a Peres che poi ha dato un contributo eccezionale. Nel fare le cose può succedere...A Emerson gli è stato detto che puzzava un po’ quindi doveva profumare, è un ragazzo che ha qualità, ve ne accorgerete. Ha un piede quando tira importante, quando riuscirà a riconoscere di aver fatto esperienze in cui si sente libero di esprimere le sue qualità noterete come diventa"
Emerson è giovane
"La Roma non è la squadra ideale per far crescere i giovani e permettergli di fare delle esperienze e sbagliare, quello si può fare a Udine, Empoli...Diventa più facile arrivare all’obiettivo e a far esprimere la qualità ai calciatori"
Fazio? Mette tranquillità, lo voleva allo Zenit?
"Ha qualità, ha personalità, ne avevo parlato anche quando ero in Russia. Si è trasferito anche in Spagna e non giocava, il suo valore era chiaro per tutti e ieri sera ci ha dato una mano importante. Ha fatto vedere la pesantezza del ruolo di centrale difensivo, è stato anche un regista. Se si fa giocare mediano è fortissimo, copre campo, arriva al limite dell’area. Con questa potenza fisica non gli si dà l’idea di essere presente da tutte le parti come un centrocampista ma invece ci arriva. E si sa disimpegnare anche girato di spalle"
Che Natale è?
"E’ un bel Natale perché ieri abbiamo visto lo stadio festante, la squadra ha giocato una buona partita e abbiamo lavorato in maniera corretta. Un po’ il succo del discorso del post Torino, che non bisognava buttare tutto. Ci sono anche gli altri risultati, ma oggi è tutto l’opposto di quello che poteva sembrare sette giorni fa e in questo calcio qui succede spesso"
Partita matura ieri?
"È stato un passo avanti sotto aspetto della maturità, personalità e della maturazione. La partita della Juve si poteva sbagliare, quella invece con Empoli e Cagliari dovevamo portarle a casa e non ci siamo riusciti. Quelle dove c’è effettivamente la pesantezza ci sta di perdere qualche punto, nelle altre ci vuole personalità per prendere i tre punti e dire 'Questa la vinco e basta'"
Bilancio dell’anno solare?
"I complimenti vanno fatto ai giocatori che hanno lavorato in maniera seria, loro portano a casa il risultato e si fanno il culetto per venire a lavorare tutti i giorni. Fanno i discorsi giusti negli spogliatoi, poi ci stanno quelli più farfalloni e a volte ci si fa e a volte non ci si fa. Questo è un gruppo bello e importante, ve lo dico io"
E’ stato un anno come se lo aspettava?
"Ci si è messo un pochettino a carburare, ora siamo molto più forti dell’inizio. Abbiamo avuto un po' di sfortuna con gli infortuni che non hanno determinato la quadratura e in questo siamo stati altrettanto bravi perché si sono dati da fare e si sono messi a disposizione e hanno sposato ciò che gli veniva detto. Di conseguenza abbiamo perso un po' di tempo ad essere squadra mentre ora si possono fare buone cose"
Cosa manca per fare quel passo in più?
"Lo abbiamo sempre detto. L'esempio è El Shaarawy: ieri l'ho visto entrare su certi palloni che altre volte non avrebbe tenuto. Anche Dzeko se mette più determinazione può fare anche tre gol nella partita di ieri. Lui mette il massimo dell'impegno ma dovrebbe riuscire a ottenere quel qualcosa in più per fare meglio"
Cosa augura alla squadra?
"Non è che condiziono la squadra in funzione della famiglia, spesso è l'opposto. Le mogli sicuramente non si annoiano. Gli auguri sono sempre gli stessi, se riusciamo a essere uniti e coinvolti in quello che ricerchiamo possiamo far diventare tutti i giorni Natale. Se il supporto di quello spicchio di Stadio diventa regolare e si allarga le partite di ieri diventano la normalità"
Cosa non deve mancare sulla tavola di Natale?
"Un po' di maiale ci vuole sempre. Auguri a tutti quanti"