10/02/2017 03:52
La rabbia quella di certo non è sbollita. Ma ora è tempo del redde rationem e Virginia Raggi soprassiede a quell'impreparata sibilato da Paolo Berdini nell'intervista corsara a La Stampa, smentita ma verissima, e passa alla verifica dell'operato amministrativo del professore:un processo su suoi atti, fatti o mancati. L'ipotesi che si fa strada in queste ore è che Berdini sia affiancato in assessorato da un gruppo di persone piu' 'organiche' al M5S per tentare di rendere omogenea alla linea dei pentastellati la sua azione di governo. E un primo segnale che l'operato di Berdini sara' 'imbrigliato' nel programma del Movimento arriva in serata dalle dichiarazioni di Alessandro Di Battista che assicura: lo stadio della Roma si fa. Parole che suonano come un avvertimento a fronte della volontà più volte espressa da Berdini di ridurre drasticamente le cubature del progetto. Insomma, per ora, il professore 63 anni, allievo di Antonio Cederna e Italo Insolera tiene. Anche se Virginia Raggi non ha ancora sciolto la riserva sul suo futuro. Questa sera ne parlerà con la maggioranza a Cinque Stelle che, ancora in fibrillazione, imputa all'assessore di essere un cane sciolto e non fare squadra, ma non sara' una riunione decisiva. La sindaca pensa al bene comune, ingoia l'impreparata e anche la corte dei miracoli, e guarda avanti. Archiviata la volonta' immediata di trovare un sostituto, si fa lo screening per il comitato di esperti a supporto di Berdini. Mentre si stringe sulla scelta di una donna, new entry in giunta, che assuma la delega ai lavori pubblici, settore strategico per rendere visibile l'azione di governo e la tenuta della città. Per la sindaca, che ieri ha rifiutato le dimissioni messe sul piatto dal suo assessore (insieme alle scuse), oggi e' il giorno del silenzio. Esce di casa senza rilasciare dichiarazioni, poi arriva in Campidoglio verso ora di pranzo e ci resta fino alle 18 circa, quando si avvia verso la Basilica di San Giovanni per partecipare alla Liturgia per il 49mo anniversario della Comunita' di Sant'Egidio. A Palazzo Senatorio l'atmosfera e' quella dell'attesa: non ci si sbilancia in previsioni e si evitano i commenti. "Berdini? Devo andare a prendere il caffe'...", glissa il capogruppo Paolo Ferrara. C'e' anche chi e' convinto che alla fine sara' lo stesso Berdini a lasciare di qui a breve, magari sbattendo la porta e puntando a sua volta il dito su criticita' e mancanze. In suo favore scendono in campo personalita' della cultura nazionale, da Alberto Asor Rosa a Vezio De Lucia, da Adriano La Regina, a Fulco Pratesi fino a Tomaso Montanari Berdini e' urbanista competente, coraggioso, schierato da sempre a favore degli interessi generali contro la piaga della speculazione. Chiediamo a lei, sindaca di Roma, di respingere in modo netto le dimissioni. Nel pomeriggio viene annullata l'audizione, prevista domattina dell'urbanista nella commissione competente. Avrebbe dovuto essere ascoltato sul piano esecutivo di gestione 2017 - 2019 e invece e' saltato tutto. Domani, invece, Berdini dovrebbe partecipare alla consueta giunta del venerdi'. Il Pd attacca. In Aula inscena una protesta, con tanto di cartelli, per chiedere alla Raggi di venire a riferire in Aula: "E' il terzo assessore, scelto dal M5S, che certifica che Raggi non e' in grado di fare il sindaco. La verita' e' che la giunta e il sindaco sono arrivati al capolinea", sentenzia la capogruppo Michela Di Biase. "Roma non e' governata. Raggi ha rifiutato le dimissioni di Berdini perche' non sa chi mettere. Qui finira' per mancanza di comparse...", e' la previsione di Alessandro Onorato.
(ansa)