13/03/2017 18:16
CALCIOMERCATO.IT - L'agente e intermediario del centrocampista Grenier, che ieri ha giocato con la Roma contro il Palermo, rendendosi protagonista dell'assist a El Shaarawy, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul suo assistito. Queste le parole di Colombo:
"Ho sentito Clement ed è molto contento per il suo esordio da titolare. Lui ha lavorato sodo in questi mesi per poter arrivare pronto alla chiamata. E' arrivata ieri, ma non sarebbe cambiato nulla se fosse arrivata più tardi. E' un giocatore di grande personalità e i calciatori come lui non hanno problemi da questo punto di vista. Per me e per gli addetti ai lavori non è stata una sorpresa e può fare ancora di più. E' un calciatore pensante che sa palleggiare e può ricoprire più ruoli nel centrocampo. Ha recuperato tanti palloni perché sa giocare tra le linee ma anche nel recupero e nelle ripartenze, molte sono partite dai suoi piedi ieri. Futuro in giallorosso e riscatto durante la prossima sessione di calciomercato Roma? Il futuro è giovedì, si pensa solo al Lione e a cercare la qualificazione. Conta solo questo e pensare partita per partita. In un club importante come la Roma bisogna farsi trovare sempre pronti, il discorso non vale solo per Clement. Occorre remare tanto per gli obiettivi comuni. Ce ne sono ancora tre e a questo punto della stagione ciò è uno stimolo importantissimo per tutti. Devono dare il 100%. E' un grande rammarico non poter giocare giovedì perché Clement è un giocatore di livello internazionale e avrebbe potuto dare il suo contributo nel caso in cui il Mister lo avesse messo in campo. La gestione di Spalletti è ottima e lungimirante, perché in questo periodo ci si gioca tutto. Sono d'accordo con chi dice che anche dieci minuti possono essere importanti e determinanti, è importante la qualità e non la quantità. Si va verso questo pensiero. La qualità conta più della quantità. Mercoledì scorso ne abbiamo avuto la dimostrazione col Barcellona: se non sei pronto psicologicamente non fai questi risultati, la fortuna da sola non basta. In dieci minuti è cambiato tutto. Le partite si vincono in 24, non le vinci più in 11. Chi entra diventa spesso più importante di chi ha giocato prima".