07/04/2017 00:12
"Il capolavoro ancora c'è, coperto da detriti e incuria e violentato anche dagli ultimi lavori. Ora sara' ancora più oneroso intervenire. Il percorso è già avviato e attendiamo giugno, luglio per l'esito del bando". Lo ha detto l'assessore allo Sport di Roma Daniele Frongia al termine di un sopralluogo all'interno dello Stadio Flaminio e riferendosi al bando della Getty Foundation per Keeping It Modern, per ottenere i finanziamenti per studiare lo stato dell'arte dell'impianto.
"Parallelamente siamo attivati per ricevere molti progetti, alcuni dei quali sono interessanti, sia da soggetti pubblici sia da privati. Ci sara' un tavolo dove confrontarsi. Di questi l'unico progetto pubblico è quello della polisportiva Lazio, gli altri chiedono di rimanere riservati. Ho sentito varie volte Lotito che ha confermato il suo disinteresse per questa struttura", ha aggiunto l'assessore, dopo la visita all'impianto tra erba alta, detriti per terra, soffitti crepati, mura scrostate e vetri rotti.
Per Frongia, "l'impianto deve rimanere a principale vocazione sportiva ma non possiamo non prevedere un'area con vocazione culturale vista la collocazione". Insieme a lui il presidente della commissione capitolina sport Angelo Diario (M5S) che ha raccontato: "Siamo venuti in sopralluogo per vedere con i nostri occhi lo stato in cui versa attualmente l'impianto comunale. E' impressionante entrare e sentire sotto i piedi lo scricchiolio delle macerie, sembra un viaggio in una struttura dove l'uomo non c'e' piu' da anni, un film di fantascienza. Questo ci da' motivazione ulteriore per cercare di cambiare le cose".
Al sopralluogo ha preso parte anche Margiotta Nervi, segretario generale della Pierluigi Nervi Project Foundation che gli ha fatto eco: "Purtroppo ci sono anche altre strutture di Pierluigi Nervi che versano in un simile stato. A livello architettonico rimane sempre una struttura straordinaria. Mi fa molto piacere che dopo aver toccato il fondo e ora si comincia a risalire. Grazie al Comune e all'impegno dimostrato di volersi occupare finalmente dello Stadio Flaminio in maniera approfondita si segna un nuovo inizio. Se soggetti privati volessero aiutare per la ristrutturazione? E' tutta una questione di metodologia di lavoro - la sua risposta -, poi si valutano le proposte e si vede quale risponde di piu' ai criteri della salvaguardia della struttura, che e' il nostro principale obiettivo, e che faccia vivere lo spazio secondo le esigenze dell'amministrazione. Questo punto di incontro deve essere trovato a priori, non dopo"