Diritti TV, Cairo: "L'asta saltata? Una benedizione, la Serie A vale di più"

11/06/2017 20:22

"Siamo in una botte di ferro, quello che è accaduto ieri sui diritti del calcio potrebbe essere una benedizione per la Lega".  Urbano Cairo, presidente del Torino, parla così dell'asta dei diritti tv della Serie A ai microfoni dell'agenzia di stampa. "E' il momento della svolta, o individuiamo una nuovo sistema di vendita o ci facciamo un nostro canale - prosegue - E comunque un dato è certo: il calcio italiano vale molto di più. Non solo di quello che è stato offerto ieri, anche di quello che prendevamo".

"Il calcio è quella cosa che in America chiamano 'killer application', per cui tu che hai un prodotto grazie a questo enorme moltiplicatore di interesse lo vendi di più: quindi noi siamo in una botte di ferro - spiega Cairo - Credo che i diritti tv abbiano, come dimostrano i paesi europei, e parlo non solo di Gran Bretagna e Spagna ma anche di Germania, un valore ben superiore a quello che per il momento abbiamo ottenuto come Lega. Per cui sono assolutamente sereno, ma non lo dico soltanto perché sono dalla parte di chi vende con altre 19 società. Semplicemente, è così. Perché veramente il nostro sport è fondamentale per vendere poi la pay tv e per fare ascolti. Tant'è che sono andati a livelli importantissimi, e stanno crescendo ovunque: perciò secondo me noi dobbiamo assolutamente spuntare valori maggiori di quelli che già avevamo".

"Si tratta di capire se cambiare per esempio il tipo di proposte e il tipo di pacchetti, andando incontro a quello che è una tendenza o una richiesta da parte di alcuni operatori. Da noi si è sempre fatto per piattaforme, dando quindi la stessa partita a più operatori, ora si tratta di vedere se non sia il caso di fare una cosa diversa. È da valutare questo. Oppure ancora se non sia il caso di fare una piattaforma gestita internamente dalla Lega. Il canale della Lega ipotesi percorribile? Altroché', ci mancherebbe: assolutamente sì. Diciamo che chiaramente per farlo devi avere un dipartimento interno avanzato: ovvio che la nostra lega debba svilupparsi molto più di quanto ha fatto fino a oggi, occorre avere un dipartimento interno che faccia le produzioni e le faccia bene. Lo stanno facendo molto bene in Spagna con la Lega diretta da Tebas, un manager bravissimo che ha sviluppato molto queste attività: le producono loro. E sviluppano i diritti all'estero con presenze ovunque nel mondo per raccogliere 630 milioni invece dei nostri 180. Quasi quasi, se le cose non si svilupperanno (come io credo che faranno, perché sarebbe una follia per qualcuno perdere i diritti tv) potrebbe essere una benedizione essere costretti a fare una tv della Lega, perché potremmo avere dei vantaggi importantissimi. Quindi io sono molto tranquillo che si possa fare una cosa molto positiva in un modo o nell'altro".

"Stimo molto Sky, sono bravissimi, i più bravi che ci sono. Quindi non voglio dire quel che loro devono fare. Ma ribadisco il concetto di inizio intervista: il calcio è la killer application, quindi noi siamo in una botte di ferro - conclude - Nel senso che o gli operatori ci daranno più soldi perché faremo un bando che soddisferà il desiderio di calcio di alcuni di loro; o prenderemo più soldi perché faremo un canale della Lega".