11/07/2017 13:21
LEGGO (F. BALZANI) - «L'emozione più grande della mia carriera». E di sicuro il gol più pesante della stagione almeno per le casse e le prospettive della Roma. Il gol al Genoa di Perotti ancora riecheggia tra le montagne di Pinzolo dove l'argentino è uno dei pochi big presenti: «So cosa significa quella rete per le disponibilità economiche anche se mi brucerà sempre dentro il fatto di non aver vinto la coppa Italia o di non essere andati in finale di Europa League. Avevamo la squadra per riuscirci e invece abbiamo rischiato di non arrivare neanche secondi». Poi il discorso scivola sulla maglia numero dieci, e quindi su Totti: «È vero, è la maglia che mi piace. Ma non la chiederò mai, perché quella appartiene a Totti e mi sembrerebbe di mancare di rispetto a Francesco». Grande rispetto Perotti lo nutre anche per Monchi: «Se gli danno il tempo farà una grande squadra. Nainggolan? Ci piace scherzare, magari sbagliamo a farlo pubblicamente». Non scherza, invece, Bruno Peres: «L'anno scorso ho sentito troppo le pressioni. Voglio tornare ad essere quel calciatore di cui tutti erano innamorati». Chi non potrà farlo (a Roma) è Mario Rui passato ufficialmente al Napoli: «Mi spiace per come è finita».