10/11/2017 16:51
ULTIMOUOMO.COM - Parla Leo Paredes, ex centrocampista della Roma, oggi allo Zenit dove è stato ceduto dal club giallorosso nella scorsa estate. "Sto molto bene qua, ma poi sicuramente arriverà il freddo e sarà qualcosa che non ci farà tanto piacere" dice dopo i suoi primi mesi in Russia.
Su Francesco Totti
"È stato uno dei più forti a giocare di prima: vedevo lui e pensavo fosse davvero uno dei più forti in assoluto. Non c’è un perché preciso: le ragioni sono tutte nella carriera che ha avuto, nella sua traiettoria. Lo capisci solo guardandola tutta insieme perché è così mitico. E poi fuori dal campo è una persona straordinaria, che ti aiuta sotto ogni punto di vista. Gli auguro davvero il meglio per la sua nuova carriera da dirigente"
Tra i suoi modelli c'è anche un altro ex compagno: "Non solo sarebbe stato il migliore nel suo ruolo: sarebbe stato uno dei migliori al mondo. È l’ideale del centrocampista moderno" dice di Redondo. "Come Modrić", aggiunge. "E sai anche chi metto, nel mio Pantheon? Daniele De Rossi, è uno che mi ha insegnato che non si deve mollare mai. Che ci si deve allenare ogni giorno a cento all’ora".
Per Paredes la Roma non è una parentesi chiusa del tutto: "Oggi mi trovo benissimo qua, però mi piacerebbe un giorno tornare a Roma. Ho vissuto tre anni fantastici: la gente, la città, tutto. Mi piacerebbe davvero, un giorno, tornare".
Nella capitale lo portò Walter Sabatini "uno che rispetto tantissimo perché è un grande professionista e non mi dispiacerebbe tornare a lavorare con lui, un giorno" dice Paredes. Su Spalletti: "Mi sono sempre trovato benissimo con lui: però poi ha firmato per l’Inter, e ho capito che anche io sarei dovuto andare via perché il nuovo allenatore non mi avrebbe dato la continuità e la fiducia di Spalletti". La concorrenza a centrocampo era forte: "Il problema è che eravamo in tre, e quei due che stavano al mio fianco (De Rossi e Strootman, NdA) stavano giocando benissimo. Era dura togliere uno di loro".