09/02/2018 21:34
ILTEMPO.IT (A. AUSTINI) - Più che un dibattito, una spiegazione della Roma rivolta ai componenti della commissione Uefa addetta al controllo finanziario dei club. I dirigenti giallorossi Baldissoni, Gandini e Francia sono di ritorno da Nyon dopo l'incontro di stamattina, in cui hanno illustrato nel dettaglio i conti della società degli ultimi anni, che hanno portato la Roma a sforare uno dei paletti del Fair Play Finanziario pattuiti nel "settlement agreement" del 2015: il club giallorosso non ha rispettato il pareggio di bilancio che era richiesto a giugno 2017.
Nessuna risposta della Uefa era attesa per oggi, tantomeno una sentenza che verrà comunicata in primavera inoltrata, fra fine aprile e inizio maggio. Da Trigoria filtra se non ottimismo quantomeno fiducia sulle misure che verranno adottate. Nella peggiore delle ipotesi, la Roma si aspetta una sanzione economica e in aggiunta, al massimo, una restrizione della rosa per le competizioni europee. Il parametro non è stato rispettato per pochi milioni - meno di 10 - e nei mesi scorsi la società di Pallotta aveva già comunicato tempestivamente all'Uefa i numeri del bilancio.
Detto questo, la strategia del club non cambia e a giugno ci sarà bisogno di almeno un'altra cessione dopo quelle di gennaio di Emerson al Chelsea e Moreno alla Real Sociedad, per chiudere in pari l'esercizio in corso. Tra i giocatori più richiesti sul mercato c'è Alisson, che rinvia qualsiasi discorso sul futuro: "Io penso solo alla Roma adesso - spiega a Sky il brasiliano - cerco di stare concentrato sul mio momento". (...)