10/07/2018 05:31
«Non risulta aver preso le distanze dal collaudato sistema corruttivo, evidenziato nell'ordinanza di applicazione della misura cautelare, dallo stesso creato ma, risulta, al contrario, averlo protetto e preservato così da mantenerne intatta l'operatività». È ciò che scrive il gip Maria Paola Tomaselli nelle motivazioni con cui ha respinto l'istanza avanzata dal costruttore romano Luca Parnasi, arrestato per l'inchiesta sullo Stadio della Roma, per la scarcerazione e sulla quale la procura aveva dato parere favorevole. Inoltre per il giudice l'attività dell'imprenditore «si muove non attraverso canali ordinari ma attraverso le relazioni, soprattutto con il mondo politico che il gruppo ha sapientemente costruito e continua ad alimentare, in maniera assolutamente trasversale, così da garantirsi in ogni ambito un trattamento di favore». Infine il magistrato ha rilevato che durante l'interrogatorio fiume a cui è stato sottoposto lo stesso Parnasi davanti ai pm «ha reso dichiarazioni con le quali in maniera lucida e consapevole, limitandosi ad ammettere fatti inequivoci e incontrovertibili e riferendo esclusivamente circostanze già note, nonché offrendo ricostruzioni contraddette da chiare emergenze investigative, non ha offerto alcun contributo all'indagine, mantenendo inalterati, con sapienza, i legami con l'illecito contesto nel quale egli ha dimostrato di muoversi con estrema disinvoltura».
(ansa)