11/10/2018 21:11
RADIO RADIO - Gianni Dragoni, giornalista de 'Il Sole 24 Ore', è intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica romana per approfondire alcuni aspetti legati al suo articolo sul bilancio della Roma pubblicato stamattina. Queste le sue parole:
"I ricavi hanno raggiunto il record di 251 milioni di euro, non un livello alto se guardiamo al calcio europeo ma per la Roma sono un record. Nonostante la cavalcata alla semifinale è rimasto in rosso di 25 milioni, anche se la perdita è diminuita rispetto all'anno precedente. I debiti finanziari netti sono aumentati a 219 milioni, quasi il 90% dei ricavi. E il patrimonio netto dovrebbe essere positivo in una società. Parliamo poi del bilancio consolidato, perchè la Roma ha creato varie società e ha fatto nel tempo plusvalenze interne, che però sono fittizie, è cosmesi contabile. Si deve guardare al bilancio consolidato, quello del gruppo, nel quale queste plusvalenze 'in famiglia' si annullano. Il patrimonio netto consolidato è -105 milioni, peggiorato perchè era a -89, nonostante a giugno la Roma abbia completato l'aumento di capitale da 100 milioni, già bruciati. Oltre a questo si scopre che è stata inserita la plusvalenza della cessione di Nainggolan, altrimenti la perdita avrebbe superato i 50 milioni"
"Non è la prima volta che la Roma ricorre ad iniezioni di capitale, l’ultima volta più di 90 milioni li ha messi Pallotta. Ma questi soldi non bastano e nonostante tutte queste plusvalenze la Roma è una macchina che fa molte perdite, pur realizzando tanti ricavi. Il fatturato da solo non basta a vedere com'è un bilancio. Nel caso della Roma c'è stato un aumento dei costi, evidentemente per rendere la rosa più competitiva: l'anno scorso sono stati investiti 151 milioni nel parco-calciatori contro i 90 dell'anno precedente, soldi che vanno ad aumentare i debiti. E' aumentato anche il costo del personale e poi ci sono gli oneri sui debiti: la Roma ha pagato a Goldman Sachs e altre banche commissioni e interessi per oltre 27 milioni. Infine i costi per i servizi, che hanno tutte le squadre. C'è stato un forte aumento dei costi e nonostante 75 milioni incassati in più i debiti sono aumentati".
"Non risulta ci siano state controversie o criticità evidenziate da Figc e Covisoc ma non mi sorprende, gli artifici di cui ho parlato ci sono da diversi anni. Non riguarda solo la Roma, anche Milan e Inter. Anche la Lazio, pur se con un impatto diverso sul bilancio. Il patrimonio netto consolidato della Roma è negativo, normalmente una società con un patrimonio negativo dovrebbe chiedere soldi agli azionisti oppure portare i libri in tribunale. Nella forma però Figc e Covisoc guardano al solo bilancio della As Roma, non a quello di tutto il gruppo. Siccome la Roma ha spacchettato delle attività come marchio e settore media, questo ha fatto si che si siano creati utili, che io definisco fittizi, registrati nel solo bilancio della capogruppo. L'AS Roma, per esempio, dice che il suo patrimonio netto è di 31 milioni, ma il patrimonio netto del gruppo, senza questi artifici contabili, sarebbe di -105 milioni. Le autorità della Figc guardano solo al bilancio 'civilistico'. E' un po' una finzione che viene eseguita anche da altri club, Inter e Milan hanno fatto lo stesso fino all'anno scorso. Credo lo facciano perchè altrimenti la Figc dovrebbe respingere l'iscrizione di diverse squadre".
"Con questi costi la Roma, anche se ha venduto giocatori importanti, si è alzata a livello competitivo, ma se non dovesse qualificarsi alla Champions avrebbe un problema di ricavi, che diminuiranno tra 2 anni. Per quest'anno auguriamoci che eguagli o migliori il risultato dell'anno scorso, ma è chiaro che se non andrà in Champions... Ad esempio, la Juve lo scorso anno è andata subito in rosso con l'eliminazione ai quarti e ha costi più alti, pur non avendo una situazione di patrimonio negativo. Per la Roma l'impatto sarebbe più pesante, non ha lo stadio e ha già un patrimonio negativo. E' da codice giallo-rosso, per dirla con una battuta. Non escludo che la plusvalenza di Nainggolan sia stata inserita nel bilancio per raggiungere i parametri chiesti dall'Uefa per il rispetto del Financial Fair Play. Mi chiedo cosa direbbe l'Uefa oggi, conoscendo queste cifre più aggiornate, ma nell'immediato non penso ci saranno effetti. Abbiamo visto che la Roma ha venduto, forse anche più di quanto mi aspettassi. Credevo che che con quel percorso fatto in Champions e con quei ricavi si potesse trattenere qualche giocatore in più. Può darsi che le offerte arrivate siano state buone, ma vedendo le cifre credo che la Roma lo abbia fatto perchè il debito stava salendo parecchio. Dipenderà tutto dai risultati in Champions, ci sono proiezioni sui ricavi ma ci sono anche i costi. Possiamo presupporre costi elevati".
"Questa società sta cercando di migliorare e di migliorarsi, anche nella gestione contabile. Premesso che si possono fare investimenti elevati senza che arrivino risultati importanti, si può discutere sulle scelte. Ci sono state grandi plusvalenze ma anche operazioni che hanno portato costi e negatività, come nel caso di Iturbe, ma questo non capita solo alla Roma. Lo stadio? Credo che il progetto di Tor di Valle sia stato fin troppo faraonico e complesso da realizzare già dall'inizio, non sappiamo come andrà a finire. E poi non sarà nemmeno della società, ma del suo azionista, anche se ci sarà un rapporto preferenziale. Paradossalmente, se questo progetto andrà in porto, Pallotta potrebbe anche decidere di vendere la squadra e lo stadio resterà suo. Non è l'ideale. Ci vorrebbe un altro aumento di capitale, nell'arco di 18 mesi, a meno che non vengano venduti altri pezzi importanti. Certamente si beneficerà della plusvalenza di Alisson, ma dalla relazione allegata al bilancio si prevede, con prudenza, un bilancio in perdita anche per l'anno prossimo".
"Il monte ingaggi, secondo me, non è cosi alto rispetto ai ricavi, sono 158 milioni rispetto ai 250 circa di ricavi (senza contare le plusvalenze, che sono un modo di drogare il bilancio). La Juve ha 403 milioni di ricavi ma paga 100 milioni in più di stipendi rispetto alla Roma. Forse la differenza non è così abissale, hanno pesato di più gli investimenti sbagliati. Nella Roma, di fronte a questo debito finanziario elevato però non c'è un patrimonio di stadio. La Juve ha 309 milioni di debiti, ma ha anche lo stadio. E il debito dei bianconeri aumenterà per l'operazione Ronaldo, sulla quale avevo già espresso criticità".
"Questo bilancio mostra preoccupazioni non per il rosso di 25 milioni. Dovrebbe impensierire il livello di indebitamento finanziario e il patrimonio netto negativo di -105 milioni, che in condizioni di un certo rigore finanziario dovrebbero far si che non si possa andare avanti senza ricapitalizzazione. E' un discorso che dovrebbe riguardare solo gli azionisti. La Roma ha aumentato i ricavi da sponsor ma non basta ancora, allora dovrebbero mettere del capitale. E' questo che trovo preoccupante. Le altre considerazioni sono la presa d'atto di questa situazione. La Roma ha investito di più e, anzi, forse i tifosi pensano che abbiano venduto troppi giocatori, non che ne abbiano comprati abbastanza".